Italia In...Canto - Teatro Mediterraneo (Napoli)
Giovanni Giacobone 92 anni di Livorno vince con Malafemmena, secondo classificato Luigi Fioravanti Venturini, 76 anni, con Tu ca nun chiagne, e al terzo posto Maria Antonella Nelli di 53 anni con E non finisce mica il cielo.
Non c’è limite ai sogni e non c’è limite di età nel realizzarli. La dimostrazione è arrivata dalla finale diItalia In … Canto vinta dal novantaduenne Giovanni Giacobone. Con passione, delicatezza, eleganza, ha cantato uno dei brani più belli della canzone napoletana, Malafemmena, scritta e musicata nel 1951 da Totò. “Ho interpretato questa canzone con tutto il trasporto che sentivo e l’emozione che suscita in me. E’ così che amo cantare, la passione per la musica l’avevo sin da bambino”. Giovanni Giacobone è un autodidatta.
E’ la prima volta che partecipa a Italia In… Canto, un amico lo ha invitato a iscriversi, lui ha seguito il consiglio, ma alla vittoria non ci aveva proprio pensato. Tra l’altro è anche la sua prima esibizione davanti a un pubblico tanto numeroso, oltre 1.000 persone, tante erano al Teatro Mediterraneo di Napoli per assistere all’unico concorso canoro interpretato dagli over 50, organizzato da 50&Più, con il sostegno, anche in questa edizione, della Camera di Commercio di Napoli e il patrocinio del Comune.
Un intreccio di storie
Italia In… canto è uno spettacolo unico nel suo genere: nel ripercorre i grandi successi del Festival di Sanremo e della canzone napoletana, sul palco si intrecciano tante vite, tante esperienze, il punto di unione è l’amore per la musica, ma anche la voglia di mettersi in gioco, di provare una volta nella vita a salire su un palco e cantare dal vivo accompagnati da un’orchestra. Chi partecipa a Italia In… Canto finisce per innamorarsene. E vittoria o non vittoria il desiderio è sempre quello di riprovarci. Perché c’è qualcosa di molto particolare che si respira in questo concorso canoro: la complicità tra i concorrenti, l’amicizia e la bellezza della condivisione. Non sono cantanti professionisti quelli di Italia In… Canto, non ci sono case discografiche, non ci sono dischi da vendere, classifiche di mercato, c’è la musica nella sua essenza più pura.
L’omaggio a Lucio Dalla
E la purezza della musica, quel grado nobile di emozione ha raggiunto il suo massimo livello quando l’orchestra, condotta da il maestro Gaetano Rajola, ha eseguito Caruso, la canzone che Lucio Dalla scrisse in onore del tenore Enrico Caruso, perché ieri l’Italia ha salutato uno dei cantautori più amati, più poliedrici, della nostra canzone, il grande Lucio Dalla che amava estremamente Napoli e che di Sorrento era cittadino onorario.
Il secondo e il terzo posto
Una finale emozionante, palpitante e scoppiettante, grazie alla conduzione di Maurizio Merolla, direttore artistico della kermesse, e alla neomamma Veronica Maya, conduttrice Rai. Diciotto le canzoni, 21 i concorrenti, oltre la metà partecipavano per la prima volta. E ironia della sorte, i primi tre classificati sono delle new entry. “Avrei potuto fare molto meglio, ma l’emozione è stata grande, cantare in questo teatro con così tanto pubblico, non è stato semplice”, dichiara Luigi Fioravanti Venturini, 76 anni da Massa Carrara. Suo il secondo posto con un altro classico della canzone napoletana Tu ca nun chiagne. E’ vero che si può fare sempre meglio, ma ad ascoltare Luigi Fioravanti è difficile immaginarlo. “La canzone napoletana è il mio pezzo forte”, racconta, “è la mia passione”. La canzone gli dà energia, lo mantiene in forma, gli dà soddisfazione perché trasmette emozioni.
Al terzo posto Maria Antonella Nelli di 53 anni di Avezzano (Aq) con E non finisce mica il cielo, cantata da Mia Martini al Festival di Sanremo nel 1982. Maria Antonella ha la musica nel sangue, deve e deve cantare. Per lei è come respirare. Un’esigenza vitale. “Un terzo posto inaspettato, sono felicissima. Non conoscevo nessuno dei concorrenti, e per il clima che ho trovato, per me è stato come essere in famiglia”.
Il premio della critica, attribuito dalla Commissione artistica del Festival, è stato assegnato a Sergio Aprile, di Napoli, con La Vestaglia, canzone che Massimo Ranieri cantò nel Festival di Sanremo del 1994.
La Giuria
A giudicare i primi 3 classificati una giuria d’eccezione composta da: Orietta Berti, madrina della manifestazione, accolta con affetto ed entusiasmo dal pubblico; Renato Borghi, presidente nazionale di 50&Più e vice presidente delegato di Confcommercio Imprese per l’Italia; Marina Fanfani titolare dell’etichetta discografica “Zarvel Music Srl”; Luigi Necco, giornalista, uno dei volti più famigliari della televisione italiana, telecronista della famosa trasmissione Rai 90° Minuto; E infine, Umberto Scipione, maestro d’orchestra e compositore. Tra le sue ultime realizzazioni, le colonne sonore delle pellicole “Benvenuti al Sud” e “Benvenuti al Nord”.
“Da presidente dell’associazione eletto lo scorso dicembre – ha detto Renato Borghi salutando il pubblico – è stata una grande emozione poter assistere a questo Festival. I concorrenti sono molto preparati, pieni di grinta ed entusiasmo. Sono orgoglioso che 50&Più dia agli over 50 appassionati del canto e della musica la possibilità di esibirsi”.
Il sogno continua
Il presidente 50&Più di Napoli, nonché vice presidente vicario Nazionale, Vincenzo Cozzolino, ha fatto un primo bilancio di questi anni di Italia In… Canto: “In questi 12 anni abbiamo avuto 250 finalisti, 20 mila spettatori, migliaia di candidati da tutta Italia”.
“Dare l’opportunità agli over 50 di potersi mettere in gioco attraverso una loro passione artistica – ha sottolineato il segretario generale 50&Più, Gabriele Sampaolo -, rientra nelle nostre attività ed eventi nazionali. Italia In… Canto è alla sua tredicisema edizione, ma quest’anno festeggiamo anche la trentesima edizione del Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia. E questo a conferma di quanti siano gli over 50 in Italia che desiderano far emergere il proprio talento artistico anche attraverso il nostro Concorso e il Festival canoro”.
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