Le Olimpiadi 50&Più festeggiano trent’anni. L’entusiasmo, la partecipazione e la straordinaria voglia di stare insieme non cambiano mai
Le Olimpiadi 50&Più quest’anno hanno un sapore particolare. Innanzitutto, perché sono incastonate tra due momenti importantissimi per lo sport internazionale, ad agosto i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi e a settembre la Settimana europea dello sport, ideata dalla Commissione europea con l’obiettivo di promuovere stili di vita sani, all’insegna dell’inclusione. E poi quest’anno le Olimpiadi 50&Più festeggiano 30 anni di vita.
Nel 1994, certo, i nostri Giochi, dedicati agli over 50 e organizzati a Metaponto, erano molto diversi da quelli di oggi. Erano diversi gli strumenti: trent’anni fa era impossibile immaginare di redigere le classifiche usando qualcosa di diverso da una penna, mentre oggi utilizziamo programmi elettronici che ci permettono di registrare risultati e generare graduatorie in tempo reale. Ma non solo: dal 1994 ad oggi, 50&Più ha dato sempre più importanza e significato a questo momento annuale, arricchendolo di nuove discipline, della partecipazione di tanti importanti personaggi del panorama sportivo italiano e di momenti celebrativi di grande impatto.
Ma c’è qualcosa che dal 1994 ad oggi non è mai cambiato: l’entusiasmo, la partecipazione e la straordinaria voglia di stare insieme che questa manifestazione suscita. Qualche anno fa, un noto commentatore sportivo statunitense, Frank Deford, ha detto: «Lo sport dà il meglio di sé quando ci unisce». Non potrebbe essere più vero per questo momento annuale della nostra Associazione. Infatti, se nello sport in generale si trovano facilmente metafore della vita personale e professionale, nelle Olimpiadi in particolare si riconoscono da sempre i temi del rispetto, dell’onestà, dell’inclusione, dell’eccellenza e del sacrificio. E nelle Olimpiadi di 50&Più tutto questo si coniuga con l’impatto sulle persone anziane, quindi con il tema dell’invecchiamento attivo, della tutela della salute e della scelta degli stili di vita. Le nostre Olimpiadi non sono soltanto un’occasione di mettersi in gioco in modo competitivo, ma anche un modo sano di stare insieme, di consolidare amicizie e ritrovarsi in una comunità. Ecco perché tutti coloro che anche quest’anno scelgono di partecipare, in gara e fuori, alla trentesima edizione delle Olimpiadi 50&Più, esprimono al meglio la “silver economy&society”, ma meritano tutti la medaglia d’oro, dimostrando che l’età non deve essere un limite per vivere i propri sogni.
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