Anna Carla Possanzini. Dopo la laurea in Scienze Biologiche ha insegnato matematica e scienze nelle scuole medie statali. Ha vissuto per lunghi periodi nel sud est asiatico. Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta. Vive a Livorno.
C’è una grande città di là dal mare, piena di grattacieli di vetro, acciaio e cemento, tanto alti che bisogna appoggiarsi ad un muro per guardare in alto dove finiscono, e piena di gente sempre in movimento, perché tutti abitano lontano da dove debbono andare e tutti sono così indaffarati a salire e scendere da ascensori, autobus e treni che dopo un po’ non si capisce più se è una città orizzontale o verticale.
Ma ci sono anche giardini assai belli e curati, pieni di aiuole fiorite e alberi solenni, e sarebbe bello passeggiare gustandosi tanti profumi e colori; ma anche i giardini sono così vasti che devi sempre andare di corsa per attraversarli e tutti corrono, con le borse dell’ufficio e quelle della spesa, e le mamme portano i bambini in buffe carrozzine da corsa, con tre ruote grandi come quelle di una bicicletta e il bambino in mezzo, ben legato per non perderlo sui percorsi accidentati.
Vicino all’ingresso di uno di questi giardini c’è una vecchia casa, ti viene da stropicciarti gli occhi nel vederla tanto ti sembra strana in quell’ambiente dove tutto è nuovo e preciso; una casa un po’ diroccata, di quelle case, sapete, così malandate che sono rimaste senza tetto e da dentro puoi vedere il cielo. E c’è una signora alla finestra.
È una signora molto normale, come tante che si incontrano al supermercato, né bionda né bruna, né alta né bassa, né magra né grassa, davvero non la riconoscereste incontrandola una seconda volta. Avrebbe potuto fare qualsiasi professione, avrebbe potuto scegliere di fare la mamma o la maestra, o di lavorare in una pasticceria o in una fabbrica di computer, ma ha invece scelto un lavoro davvero singolare: è stata ufficialmente incaricata dal sindaco alla “Distribuzione di Sogni”. La potete vedere ogni giorno affacciata all’unica finestra rimasta su un muro un po’ rotto e scrostato della vecchia casa. E da quella finestra distribuisce i sogni.
Dove trova i sogni, vi chiederete. In casa, naturalmente. Nel cielo dietro il muro, dove manca il soffitto, passano piccole e grandi nuvole ed in ogni nuvola c’è un sogno. Questo non è strano: sempre nelle nuvole sono nascosti parecchi sogni, ma di solito la gente non li cerca e restano là, inutili e soli. La signora aveva guardato in alto e aveva avuto un’idea, un’ottima idea, raccogliere i sogni, ma erano troppi per tenerli tutti per sé ed aveva pensato di regalarli a chi li voleva.
Che sogno vuole per questa notte? Chiede ad ogni donna e ad ogni uomo che passano di lì, poi sceglie il sogno adatto, lo avvoltola con cura in una carta colorata lasciandogli intorno un po’ di nuvola per proteggerlo – si sa, i sogni sono fragili, infatti si rompono subito appena ci si gira nel letto per svegliarsi.
Un bel pacchetto celeste, morbido, gonfio, che tenta di sfuggire al cordino che lo tiene legato, per quella ragazzina bionda che si è appena innamorata del compagno del banco a fianco. Un pacchetto rosso, con degli strani bitorzoli – cosa saranno mai – per quel giovanotto, pieno di energia, che vorrebbe partire ogni giorno per una nuova avventura. Un pacchetto giallo, pieno di sogni solari, per una giovane donna che sta progettando il suo futuro, sappiamo tutti che sognare qualcosa di bello fa così bene al futuro!
E poi un pacchetto grigio, un po’ molle e sfatto, con un sogno triste, per un uomo che ha bisogno di piangere un po’: è così difficile per un uomo piangere, gli hanno sempre detto da bambino – non puoi, sei un ometto! – ed ora non può liberarsi da quel peso sul cuore, da quel nodo alla gola che, è sicuro, si scioglierebbero subito con qualche lacrima.
Una carta di tutti i colori avvolge il pacchetto di quel signore che passa il suo tempo seduto ad un tavolo a scrivere, cosa avrà mai da sognare di così interessante una persona tanto solitaria? Ed una carta blu intenso con tante stelline d’argento per il maestro che ogni sera ricorda i suoi alunni, il suo ricordo li aiuta a vivere meglio, ne è proprio sicuro!
Un pacchetto color pesca e anche un po’ profumato per una signora con tanti figli e nipoti che passa le giornate d’estate a preparare marmellate e le giornate d’inverno a cuocere manicaretti per tutta la sua famiglia. Uno avvolto in una lucente carta color verde-foglia-di-magnolia con sopra tante Rose di Natale bianche sfumate di rosa per quel signore che passa tutti i giorni alla stessa ora, rigido nel suo cappotto grigio, e sembra un po’ imbarazzato mentre lo nasconde nella sua borsa da impiegato. Cosa riserva per lui il sogno? Forse è il solo modo per sopportare una vita monotona. Una carta azzurra piena di orsacchiotti e macchinine per un bimbo in passeggino. Credo che i sogni dei bimbi siano proprio divertenti!
Anche quelli dei bambini legati ai passeggini da corsa.
Se passi di là puoi chiedere il tuo sogno per questa notte, puoi chiedere un sogno in un pacchetto dorato: chissà cosa puoi trovare dentro una carta così splendente.