La tecnologia ci aiuta anche nella gestione dei nostri amici a quattro zampe. Ad esempio, con un dispositivo che consente l’ingresso in casa e l’uscita in terrazza o in giardino in tutta sicurezza, grazie ad una tecnologia di riconoscimento facciale.
C’era una volta la cosiddetta “gattaiola”, un passaggio con porticina sollevabile per permettere al nostro gatto o cane (quando è di taglia di piccola) di entrare e uscire a suo piacimento. Una delle preoccupazioni maggiori, però, per chi decide di installarla è sempre stata quella che possa essere usata anche altri “visitatori” meno graditi, come topi o serpenti. C’è allora chi ha pensato di fondere tecnologia e gattaiola, creando così una nuova versione della “porta” a misura di pet per garantire maggiore sicurezza. Si tratta di Petvation 2.0 che, basandosi sull’intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale, garantisce che l’unico a usare la porta sia il proprio animale domestico.
Per finanziare il progetto, i suoi creatori hanno avviato una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter raggiungendo l’obiettivo prefissato: con l’opzione Super early bird è già possibile acquistarla, anche se la commercializzazione ufficiale comincerà solo fra qualche mese.
Come funziona l’intelligenza artificiale con i nostri animali
Mentre le altre gattaiole tecnologiche si basano infatti sulla lettura del microchip del cane o del gatto, o del loro collare se questo include un sensore, questa nuova versione è dotata di una serie di telecamere a infrarossi posizionate su entrambi i lati della porta. In questo modo si crea un campo visivo a 120 gradi e un sistema di illuminazione che consente di riconoscere i volti, attivando i sensori che consentono l’apertura.
Non solo: questo nuovo tipo di gattaiola prevede anche dei sensori di movimento e una telecamera rivolta verso il basso, per assicurare che la porta non si chiuda mentre l’animale la sta attraversando. In questo modo non c’è rischio che le zampe o la coda possano restare incastrate. Inoltre, un sistema avanzato di autodiagnosi, permetterà allo strumento di tararsi in base al comportamento dell’animale che lo utilizza. Può persino essere chiusa in determinati orari e controllata da remoto quando si è fuori casa.
© Riproduzione riservata