L’invecchiamento della popolazione non risparmia nessun ambito lavorativo; l’Italia è in prima fila in Europa, fra l’altro, quanto ad età media del settore dell’insegnamento e nella Pubblica Amministrazione ma anche nel settore sanitario (medici e infermieri) e non potevano mancare i professionisti.
A tal proposito sono questi i dati che emergono dal IX Rapporto dell’Adepp, l’Associazione degli Enti di Previdenza privati, sui professionisti italiani:
- più di 1 iscritto su 2 alle Casse previdenziali private ha un’età compresa tra i 40 e i 60 anni;
- la classe d’età più rappresentata è quella tra i 40 e i 50 anni, seguita da quella fra i 50 e i 60 anni;
La platea di riferimento ha subìto un invecchiamento nel corso degli anni e le maggiori variazioni hanno riguardato la fascia degli iscritti compresa tra i 30 e i 40 anni, calati dal 2005 ad oggi dal 33,6% al 21,5% sul totale degli iscritti; al contrario i 50-60enni sono passati dal 18% al 25% (1 su 4).
Le cause? Per il Rapporto bisogna considerare diversi fattori: l’innalzamento dell’età pensionabile e la maggiore proporzionalità delle prestazioni pensionistiche ai versamenti effettuati (contributivo) e non più al reddito (retributivo).
Secondo l’Adepp gli altri fattori vanno ricercati nell’invecchiamento della popolazione italiana e nella diminuzione degli iscritti alle università: l’invecchiamento degli iscritti segue esattamente l’invecchiamento dei lavoratori italiani.
Ma altre due particolarità emergono dalla ricerca: da un lato, cresce il numero dei pensionati che contribuiscono. Al 31 dicembre del 2018 i contribuenti iscritti alle Casse di previdenza private erano 1.649.263 (+1,34% rispetto al 2017) di cui 1.563.580 attivi e 85.683 attivi pensionati. Il numero dei contribuenti attivi fra il 2005 e il 2018 è cresciuto di circa il 26%, ma il boom ha riguardato i pensionati (102,41%) che hanno continuato a versare. L’attuale normativa, infatti, incrementa il peso della componente contributiva personale sul trattamento pensionistico finale.
Dall’altro, c’è un costante incremento negli anni della rappresentanza femminile all’interno delle Casse previdenziali private. Le donne professioniste sono cresciute di numero: sono passate, nel periodo 2007-2018, dal 30% a quasi il 40% degli iscritti. Inoltre, sono più giovani degli uomini. Secondo il Rapporto l’età media delle donne è di circa 45 anni, contro i 50 degli uomini; tra i professionisti under 40 vi è una prevalenza della componente femminile che rappresenta circa il 54% del totale degli iscritti under 40. In questa fascia di età in pratica poco più di 1 professionista su 2 è donna. Con l’avanzare dell’età le proporzioni si invertono e, nella fascia tra i 50 e 60 anni, le donne rappresentano solo il 33% degli iscritti ( circa 1 su 3); le proporzioni diminuiscono ulteriormente con l’aumentare dell’età.
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