Amnesty Italia chiede una Commissione d’inchiesta che indaghi sulla salute e la sicurezza nelle case di cura per anziani durante la pandemia.
È la richiesta che Amnesty Italia ha rivolto al Parlamento per analizzare a fondo sia l’efficienza del quadro nazionale di sicurezza e salute sul lavoro per il personale delle RSA sia le violazioni e gli abusi dei diritti fondamentali degli anziani.
A tre anni dall’inizio della pandemia da Covid-19, ha fatto sapere l’organizzazione nel corso di un evento sul tema RSA e diritti umani, resta ancora sconosciuto il numero esatto delle persone anziane decedute e contagiate nelle RSA, così come quello degli operatori sociosanitari, a causa di una mancata trasparenza da parte delle istituzioni nazionali e locali rispetto ai dati e alla disponibilità di statistiche frammentarie e parziali.
I rischi dell’isolamento prolungato
Il Garante nazionale per le persone private della libertà personale Mauro Palma, intervenuto nel corso del dibattito, ha evidenziato le criticità dovute all’isolamento prolungato e all’aumento dei rischi di contenzione e maltrattamenti a causa della mancanza di monitoraggio esterno nelle strutture.
Lo stesso Comitato di prevenzione della tortura e del Consiglio d’Europa ha effettuato per la prima volta lo scorso anno un monitoraggio in alcune strutture residenziali assistite, denunciandone le criticità, che si trattasse di RSA pubbliche o private.
Amnesty Italia sulle RSA: richiesta una Commissione parlamentare d’inchiesta
Tra i compiti della Commissione, secondo Amnesty, deve esserci quello di approfondire quanto accaduto nelle RSA durante la pandemia, nonché valutare l’efficacia, la tempestività e i risultati delle misure adottate dal Governo e dalle sue strutture di supporto per contrastare e prevenire la diffusione del virus.
Ad oggi infatti, pur essendo in discussione un progetto di legge per l’istituzione di una Commissione alla Camera, non compare alcun riferimento esplicito al settore delle case di cura e le proposte a riguardo sono state finora respinte. Da qui il nuovo appello al Parlamento.
Le ricerche di Amnesty sulle RSA
Dall’estate 2020, Amnesty International ha dedicato due rapporti ai diritti degli anziani e dei lavoratori delle RSA. Il primo, Abbandonati, ha messo in luce la carenza di misure tempestive per proteggere la vita degli ospiti delle case di riposo, già caratterizzate da profonde criticità prima della pandemia da Covid-19. La ricerca, focalizzata su Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, ha evidenziato che le istituzioni hanno adottato politiche e pratiche che hanno messo a rischio la vita e la sicurezza degli anziani residenti e gli operatori, violando i diritti alla vita, alla salute, alla non discriminazione, alla vita privata e familiare, a non essere sottoposti a trattamenti inumani e degradanti.
Il secondo rapporto, Messi a tacere e inascoltati, diffuso nell’ottobre del 2021, ha analizzato le ritorsioni e i provvedimenti disciplinari, compreso il licenziamento, subiti dal personale sanitario delle RSA solo per aver denunciato presunte irregolarità o preoccupazioni per la propria sicurezza o quella degli ospiti.
Da entrambe le ricerche è emersa una situazione già precaria prima della pandemia, ma che è ulteriormente peggiorata con gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale degli anziani.
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