Avete dimenticato la password? Non avete idea di quale possa essere il vostro nome utente? E quali numeri componevano il vostro pin di accesso? Ora potete nominare un delegato SPID.
Lo sforzo titanico di destreggiarsi tra caratteri alfanumerici spesso senza senso sta per terminare. Soprattutto per accedere ai servizi della Pubblica amministrazione. Dal 1° ottobre, infatti, per consultare il portale dell’Inps, l’Agenzia delle Entrate, le regioni, i comuni e le altre amministrazioni pubbliche, bisogna essere in possesso di Spid, Cie o Cns.
Semaforo rosso per le vecchie credenziali di accesso ai portali. Una buona notizia? Probabilmente solo in parte. La popolazione senior, infatti, rischia di rimanere tagliata fuori.
Lo SPID (Sistema pubblico di identità digitale) è stato erogato, ad oggi, a 24,3 milioni di cittadini. Di essi, però, soltanto il 10-15% degli over 65 vi avrebbe aderito. Ancor più bassi i numeri riguardanti la Carta di Identità Elettronica: la posseggono soltanto 22 milioni di italiani.
É bene precisare che questa rivoluzione delle credenziali interessa soltanto i privati cittadini. Per professionisti ed imprese, al momento, non cambierà nulla. Per far calare anche a loro il sipario su username e password, è necessario un decreto del Ministero dell’Innovazione tecnologica.
La figura del delegato SPID
E come fare, allora, per vedere online la propria pensione, o consultare digitalmente il cassetto fiscale personale? Come fare se ancora non si hanno una Carta di Identità elettronica o l’identità digitale?
Una soluzione c’è. É possibile ricorrere alla figura del delegato SPID, pensata proprio per tutelare i soggetti anziani o fragili che hanno difficoltà a utilizzare i servizi elettronici.
Questo lo strumento – come riporta l‘Inps – è quello attraverso il quale i tutori, i curatori, gli amministratori di sostegno e coloro che esercitano la potestà genitoriale potranno esercitare i diritti dei soggetti che rappresentano.
Come funziona la delega? Ogni persona ha la facoltà di scegliere un solo delegato. Se vuole può anche scegliere il termine di validità del provvedimento. Ogni delegato può essere designato da non oltre cinque persone. Un limite, quest’ultimo, che non si applica ai tutori, ai curatori e agli amministratori di sostegno.
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