Oggi, 8 agosto, è la Giornata Internazionale del gatto. Celebrato a livello mondiale, amato da tanti scrittori, è proprio con i loro libri che gli rendiamo omaggio.
In Italia, la Festa Nazionale del Gatto ricorre il 17 febbraio ed è nata nel 1990. Ogni nazione, per celebrarlo, ha scelto una sua data differente. Ma a partire dal 2002, a livello internazionale è stato istituito il World Cat Day. Una ricorrenza che ci mette tutti d’accordo nel rendere omaggio a questo felino casalingo, che in tanti amiamo. E, come noi, anche alcuni famosi romanzieri e poeti che al gatto hanno dedicato racconti, romanzi e poesie. Citandone solo alcuni si fa di certo un torto a tutti gli altri. Ma con alcuni di questi, che ne hanno parlato in modo autobiografico (o quasi), vogliamo festeggiare i nostri amici felini. Prendeteli, se vi va, anche come dei consigli di lettura.
“Io e i miei gatti” di Bohumil Hrabal
Recentissima uscita dell’editore Guanda per l’estate 2021, questo libro racconta di un idillio e di un incubo, di fedeltà e tradimenti. Lo scrittore ceco Bohumil Hrabal lo ricordiamo tutti per uno scritto come Treni strettamente sorvegliati (Edizioni e/o, 1982), Oscar al miglior film straniero con la regia di Jiří Menzel nel 1966, a cui dovette il suo successo internazionale. Qui torna alle porte della sua Praga, a Kersko, dove nel 1965 ha acquistato una casetta in cui abitano i suoi gatti.
Giuseppe Dierna, traduttore del testo (suo storico traduttore, come anche di Milan Kundera), mette in guardia il lettore. Alcuni frammenti sono sicuramente autobiografici, ma “la voce narrante in Hrabal è sempre poco attendibile e siamo di fronte a un testo di finzione”. A voi pare? Intanto, siccome lui ebbe anche modo di frequentarlo in quegli anni, a Fahrenheit su Radio 3, ha raccontato alcune particolari vicende. Come la dedizione con cui lo scrittore si prendeva cura dei gatti in quella casa, dai lunghi trasferimenti in autobus agli assaggi dalla ciotola (potete riascoltarlo qui, a partire da 1.26).
“Gatti molto speciali” di Doris Lessing
Edito nel 1991, per La Tartaruga Edizioni, questo volume è dedicato dalla scrittrice premio Nobel per la letteratura 2007, Doris Lessing, a sua figlia Jean “che ama vivere insieme ai gatti”. È cosi che la scrittrice zimbabwese di origine britannica traccia un originale racconto di sé. “Gatti osservati come fossero persone e persone scrutate con la curiosità e la diffidenza di un un felino”, sottolinea la traduttrice Maria Antonietta Saracino, parlando nel prologo di un “ritratto di un’artista da gatta”. Ricordando una lunga tradizione di romanzieri e poeti che descrisse il fascino e insieme il sospetto per questa creatura nelle loro pagine. Da Poe a T.S. Eliot, passando per Hoffmann, Colette e Lewis Carroll. Una creatura misteriosa e inafferrabile, seduttiva e irresistibile. Non trovate?
“Sui gatti” di Charles Bukowski
“Dammi la zampa! La gatta rimase immobile”. Questo volume, edito da Guanda nel 2015, ve lo citiamo principalmente per far sapere che il suo autore Charles Bukowski non ha amato solo alcool, donne e gioco d’azzardo. E anche questa passione, l’ha descritta nel suo tipico modo, del tutto verace. Gatti fieri, combattenti, cacciatori spietati, artisti della sopravvivenza, animali indipendenti, ribelli e un po’ cinici, un po’ com’è solito descriversi l’autore. “Loro sono i miei maestri”, scrive infatti nella poesia My Cats.
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