Federazione Alzheimer Italia e Alzheimer Europe hanno lanciato una petizione per chiedere alle istituzioni europee azioni urgenti nel corso della prossima legislatura. “La demenza diventi una priorità”.
“Alzheimer chiama Europa” è la campagna lanciata da Federazione Alzheimer Italia e Alzheimer Europe (che raggruppa 41 associazioni nazionali di 36 diversi Paesi) in vista delle prossime elezioni europee. In una petizione, che tutti possono firmare online, le due organizzazioni chiedono che la demenza diventi una priorità per le istituzioni europee.
I numeri
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la demenza rappresenta la terza causa di morte in Europa e la settima nel mondo. Si prevede che entro il 2025 saranno oltre 9 milioni le persone con demenza nell’Unione europea: diventeranno più di 14 milioni entro il 2050. Per questo, “bisogna agire prima che sia troppo tardi – afferma Katia Pinto, presidente di Federazione Alzheimer Italia -. Le elezioni europee sono un’occasione fondamentale per far sentire la voce di tutte le persone con demenza e dei loro familiari e caregiver: la prossima legislatura deve rappresentare un cambio di passo”.
È proprio quello che chiede l’appello rivolto da Federazione Alzheimer e Alzheimer Europe ai candidati al Parlamento europeo nel quinquennio 2024-2029 e a tutti coloro che saranno chiamati a prendere delle decisioni all’interno delle istituzioni europee: “Riservate alla lotta alla demenza e al sostegno di chi convive con questa condizione un posto centrale nell’agenda politica – continua Pinto -. Se l’Unione Europea inizierà a considerare la demenza una priorità, allora anche i governi nazionali, compreso quello italiano, dovranno fare lo stesso”.
Il Manifesto di Helsinki
La campagna, di fatto, non chiede nient’altro che l’applicazione di indicazioni che già sono state condivise: il Manifesto di Helsinki. Il documento, siglato il 16 ottobre 2023 da tutti i membri di Alzheimer Europe, evidenzia il mancato raggiungimento di diversi obiettivi annunciati negli anni dalle istituzioni internazionali. Al tempo stesso, indica una serie di priorità sia per l’Europa che per i singoli governi nazionali. Tra queste l’aumento dei finanziamenti per la ricerca in proporzione al costo sociale di questa condizione; l’introduzione di un Piano d’Azione Europeo per la Demenza, con lo scopo di coordinare gli sforzi e i programmi sanitari, sociali e di ricerca; lo sviluppo di strategie nazionali pienamente finanziate; la necessità di investimenti e azioni per favorire una diagnosi tempestiva e garantire il pieno coinvolgimento delle persone con demenza nelle decisioni che le riguardano.
I singoli candidati, da parte loro, sono invitati a firmare l’“European Dementia Pledge” (qui la versione del 2019). Si tratta di un impegno formale, in caso di elezione, a dare priorità alla demenza nei settori della salute, della ricerca, della politica sulla disabilità e dei caregiver informali e ad aderire al gruppo parlamentare dell’Alleanza europea per l’Alzheimer. Alzheimer Europe, insieme a Federazione Alzheimer e alle altre associazioni nazionali, supporterà gli eurodeputati eletti che avranno siglato il Dementia Pledge: li aiuterà a individuare le azioni necessarie per garantire che gli obiettivi del Manifesto di Helsinki siano inseriti nelle priorità della Commissione per la nuova legislatura.
È tempo che i decisori europei diano priorità alla demenza
“Il numero di persone che vivono con la demenza aumenterà sostanzialmente nei prossimi anni, così come i considerevoli costi sociali associati – dichiara Jean Georges, direttore esecutivo di Alzheimer Europe -. È tempo perciò che i decisori europei diano priorità alla demenza e dedichino le risorse necessarie ad affrontarla nei settori della salute, della ricerca, dei diritti delle persone con disabilità e del sostegno ai caregiver informali. La nostra campagna mira non solo a evidenziare la portata della sfida rappresentata dalla demenza ma, attraverso il Manifesto di Helsinki, offre passi concreti su come i decisori politici europei possono intraprendere azioni decisive nei prossimi anni. Incoraggiamo i cittadini a firmare il nostro appello e invitiamo tutti i candidati al Parlamento europeo a firmare il Dementia Pledge”.
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