É stata una giornata di festa, il 20 maggio scorso, per quattordici case di riposo svizzere. É andato in scena, infatti, l’Altersheim für Kultur Festival, una manifestazione che ha portato la musica all’interno di queste strutture.
Quattordici intrattenitori hanno fatto il loro ingresso all’interno delle RSA, esibendosi per gli ospiti e per il personale. Un segno tangibile, un modo per dire che la vita culturale sta per ripartire. E può ripartire anche insieme agli anziani, a patto che sia in sicurezza.
Questa giornata di festa, organizzata da Stangend si è svolta a Locarno, Bellinzona, Lugano, Giubiasco, Muralto, Poschiavo, Samedan, Zurigo, Berna, Basilea, Lucerna, San Gallo, Ginevra e Friborgo. Sono stati coinvolti tutti i cantoni, ed è stata all’insegna del multilinguismo. Un momento fortemente voluto da un donatore anonimo, che ha voluto regalare un momento di speranza in un periodo molto difficile. Soprattutto a chi ha sofferto in modo diretto questa pandemia.
Altersheim für Kultur Festival, un evento inclusivo e multimediale
Nelle varie strutture hanno fatto il loro ingresso musicisti singoli, o a volte intere band, che hanno portato il sorriso e il buonumore all’interno di luoghi chiusi da troppo tempo. Ed è stato anche un modo per dare un palco e supportare artisti e lavoratori del mondo dello spettacolo, tra le categorie più colpite da questa pandemia.
Si è trattato di un evento inclusivo sotto molti punti di vista. Oltre alle performance dal vivo, infatti, gli organizzatori hanno previsto anche dei momenti virtuali, così da riuscire a raggiungere la più ampia fetta di pubblico. E così, la sera del 20 maggio, è stato mandato in diretta Facebook il concerto acustico della band Flugmodus, che ha così potuto raggiungere i salotti di tutte le case per anziani della Svizzera.
Soddisfatto dell’iniziava Marco Alberti, CEO e co-fondatore di Stagend.com: «La musica, gli spettacoli, l’intrattenimento, fanno viaggiare anche stando fermi con gli occhi chiusi», ha affermato. «Oggi speriamo di poter far viaggiare la mente dei nostri anziani, del personale di cura, ma anche degli stessi artisti. Il pubblico, infatti, restituisce sempre più energia di quanta ne riceva. É questa la ragione stessa per cui gli artisti amano esibirsi dal vivo», ha dichiarato Alberti a margine dell’iniziativa.
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