Un caldo anomalo sta avvolgendo la città di Napoli. Si prevedono temperature in salita. L’allarme dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche e della Società Italiana di Medicina Ambientale.
Un caldo che aumenterà sempre più nei prossimi giorni a Napoli, facendole registrare temperature più elevate di quelle del Cairo e Ryad. È quello che sta accadendo in queste ore e che ha messo in allarme gli esperti dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, l’Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue. L’aumento delle temperature può avere effetti diretti sulla salute umana – in particolare delle persone anziane -, così come sugli ecosistemi. Il caldo eccessivo, secondo gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), incrementa il rischio di malattie e fa proliferare insetti e batteri.
Perché è così caldo a Napoli, così come nel resto del Mediterraneo
Gennaio si è confermato, secondo Copernicus, il mese più caldo definendo ancora una volta il trend di instabilità e imprevedibilità del clima. Clima impazzito, direbbe qualcuno. Certamente a farne le spese è la città partenopea, ma la causa resta il surriscaldamento del Mediterraneo che continua mantenere valori termici superiori alla norma tra i 16 e i 18° C. Con tutto il corollario di eventi estremi. Si veda la Sicilia con le due trombe marine davanti alla costa messinese.
Ma c’è anche un altro problema, oltre al caldo di Napoli. Il surriscaldamento che sta interessando la nostra Penisola altera l’equilibrio di tutti gli ecosistemi. minaccia acqua, aria e cibo. Modifica anche la frequenza e la distribuzione di molte malattie infettive. Lo ha spiegato il presidente Sima, Alessandro Miani: “L’aumento delle temperature medie crea le condizioni ideali per la trasmissione di molteplici agenti patogeni: grazie alla maggiore umidità proliferano ad esempio zecche, zanzare e parassiti che diffondono malattie anche gravi come il virus Zika, la febbre dengue e la malaria. Ma a crescere è anche il rischio di malattie idrotrasmesse quali epatiti A ed E, Enterovirus, Adenovirus, Norovirus, Rotavirus, contaminando anche la catena alimentare”.
Caldo, cibo a rischio e psiche sotto stress
L’innalzamento delle temperature medie, sottolinea sempre Miani, è un pericolo anche per la corretta conservazione del cibo. Il caldo infatti incrementa la sopravvivenza delle cisti di protozoi patogeni nonché i batteri responsabili di alcune sindromi gastroenteriche. Questo anche per via della contaminazione di alcuni prodotti alimentari, come i prodotti ittici. Ma anche gli aspetti psicologici non vanno messi in secondo piano. Il caldo anomale nelle città italiane può portare a disturbi che possono sfociare addirittura in suicidi.
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