Gli over 55 italiani si dichiarano esperti, ma la “vecchia guardia” deve colmare le sue lacune per evitare di essere l’anello debole di una società sempre più connessa
No, non sono disorientati, almeno non troppo, e sì, talvolta chiedono aiuto. Secondo una ricerca realizzata da Kaspersky, nota azienda di sicurezza informatica, gli over 55 italiani sembrano salire spavaldamente sulla breccia degli “smanettoni” al computer, rispetto ai loro coetanei nel mondo. Se a livello globale, infatti, oltre due terzi (il 68% per la precisione) degli adulti intervistati ha dichiarato di non avere problemi nell’effettuare il set up, cioè l’installazione e la configurazione di apparecchiature come un router o un nuovo personal computer, in Italia tra gli over 55 si arriva al 71,5%.
Bravi i nostri connazionali, anche se – dopo le luci – ecco le ombre. Sale, infatti, al 44% (rispetto al 41% del campione globale) la tendenza a telefonare ai “giovani” della famiglia per un supporto informatico; una dipendenza che nasconde delle lacune. Cos’è che li mette più in crisi? Per il 32% di loro un’operazione come resettare un router e metterlo in sicurezza risulta essere il compito più arduo; mentre un 30% sostiene sia più complicato rilevare ed eliminare un virus. È vero: più di 5 italiani su 10 (il 57% contro il 40%, a livello globale) avvertono la tecnologia come “emancipazione” o libertà, eppure tra gli over 55 serpeggia la cosiddetta “Fomo”, Fear Of Missing Out, la paura di essere “tagliati fuori”. Possibili soluzioni? Accrescere la propria conoscenza resta l’unico modo per subire meno questa crisi esistenziale, anche secondo Kaspersky.
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