La demenza è una delle principali cause di disabilità e disagio sociale e rappresenta una priorità assistenziale, tenendo conto anche del progressivo invecchiamento della popolazione. In Italia, dove ne soffrono circa un milione di persone, le terapie farmacologiche sono autorizzate dalla Nota 85 dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, recentemente aggiornata.
Si tratta di una modifica voluta dalle principali società scientifiche nazionali coinvolte nelle ricerche e nella cura delle demenze e dei disturbi cognitivi, come Sin (Società italiana di neurologia), Sindem (Associazione autonoma aderente alla SIN per le demenze), Sineg (Società italiana di neurogeriatria) e Simmg (Società italiana di medicina generale).
I Centri per i disturbi cognitivi
La nuova versione della Nota precisa che i Centri per i disturbi cognitivi e le demenze individuati dalle Regioni e dalle Province autonome hanno il compito di effettuare o confermare la diagnosi, a cui poi segue il piano terapeutico. I farmaci autorizzati dal documento sono Donzepil, Galantamina, Rivastigmina e Memantina, inibitori dell’acetilcolinesterasi, che elimina il neurotrasmettitore acetilcolina dalle sinapsi tra cellule nervose e muscolari, interrompendone il segnale.
Le modifiche alla Nota 85 riguardano anche il monitoraggio delle terapie farmacologiche che per vent’anni sono rimaste legate a vecchi criteri di sicurezza, con visite a uno, tre e sei mesi. Ora si prevede un monitoraggio meno rigido e personalizzato, in base alle esigenze del paziente, con visite di controllo anche a un anno di distanza in caso di situazioni stabilizzate.
Linee guida di trattamento per le demenze: la durata delle cure
La durata delle cure viene svincolata dai rigidi punteggi del MMSE (Mini-Mental State Examination), il test neuropsicologico per la valutazione dei disturbi dell’efficienza intellettiva e della presenza di deterioramento cognitivo, alla luce di evidenze scientifiche che consentono di prescrivere i farmaci anche in fasi molto iniziali della malattia.
La politerapia nelle linee guida di trattamento per le demenze
Nell’aggiornamento è anche prevista la possibilità di effettuare la prescrizione combinata in politerapia di farmaci per malattia di Alzheimer, che somministrati insieme hanno rivelato maggiore efficacia.
Compito dei Centri per i disturbi cognitivi sarà anche quello di mantenere il contatto e l’interazione con il Medico di medicina generale, per assicurare una continuità dell’assistenza sanitaria al paziente.
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