In occasione dell’iniziativa “Agevity 2024”, sono stati presentati i dati della ricerca “Scenario Longevità”. Prevenzione e pianificazione economica, elementi chiave per una società sostenibile
La società invecchia e invecchierà: da oggi al 2050, l’indice di invecchiamento e di dipendenza dei senior continuerà ad aumentare. Al tempo stesso, il sistema socio-economico richiederà maggiori livelli di produttività. Fondamentale è quindi investire su una longevità “attiva”, attraverso prevenzione e intergenerazionalità. È quanto emerso nell’ultima edizione di “Agevity 2024”, che si è da poco chiusa a Milano, presso l’Università Bocconi. In occasione dell’iniziativa, promossa da Assolombarda e Silver Economy Network, sono stati presentati i risultati di “Scenario Longevità. Rapporto 2024”, ricerca realizzata da Centro Studi di Assolombarda, Lattanzio KIBS e IQVIA, con la prefazione a cura del Rettore dell’Università Bocconi, Francesco Billari.
Agevity 2024: i dati
In base ai dati dell’indagine, per ogni 100 persone in età lavorativa (15-64 anni), ci sono 38 anziani a carico. Un valore già alto, che continuerà a crescere, fino ad arrivare a 63 anziani a carico ogni 100 persone in età lavorativa entro i 2050. Si prevede che allora gli over 85 rappresenteranno il 7,2% della popolazione, mentre la popolazione attiva (15-64 anni), mentre la popolazione attiva (15-64 anni) diminuirà dal 63,5% nel 2024 al 54,4% nel 2050, aumentando la dipendenza degli anziani.
Un altro dato significativo riguarda lo stato di salute degli italiani. Il 70% degli adulti soffre di almeno una condizione cronica, il 42% degli over 75 convive con 3 o più malattie croniche e il 70% conduce uno stile di vita a rischio. Non solo: oggi un italiano su 2 non si sottopone a esami e visite mediche in chiave di prevenzione.
Importante valorizzare aspetti sociali
Proprio prevenzione e corretti stili di vita andrebbero quindi incrementati, così come andrebbero valorizzati gli aspetti relazionali e sociali, per ridurre il rischio di isolamento e le sue conseguenze negative sulla salute. Tra le misure più efficaci per valorizzare la longevità, il 48 % indica le alleanza tra soggetti pubblici e privati per progetti innovativi, ma il 28% richiede un “patto intergenerazionale”, che rafforzi l’alleanza tra giovani, adulti e senior, per garantire il benessere delle generazioni future.
“La coesione sociale è una priorità per affrontare l’invecchiamento demografico – ha dichiarato la presidente del Silver Economy Network, Mariuccia Rossini – Investire in prevenzione, promuovere la salute mentale, rafforzare le partnership pubblico-privato per rendere il sistema sanitario e di welfare più celere nel dare riscontro ai bisogni del cittadino: questi alcuni dei passi fondamentali affinché l’invecchiamento della popolazione possa tramutarsi in un’opportunità di sviluppo per l’Italia e per l’Europa”.
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