Troppo spesso è la sola voce degli anziani a doversi sollevare per difendere i propri diritti. Oggi – 3 marzo – è la giornata per promuovere la campagna “Age With Rights!”, un raduno globale promosso dalla Global Alliance for the Rights of Older People (GAROP). Tutte le generazioni possono dare il loro contributo, chiedendo una nuova Convenzione Mondiale sui diritti degli anziani.
In diverse parti del mondo, ancora oggi, è possibile imbattersi in una totale assenza di politiche attente alla terza età. E non sono solamente i bisogni degli anziani ad essere trascurati. Lo sono soprattutto i loro diritti, che spesso non vengono universalmente riconosciuti.
Molti anziani infatti continuano a subire situazioni di violenza, abuso, abbandono. Il loro diritto alla nutrizione, al lavoro, alla formazione è fortemente messo in discussione. Viene violato il loro diritto ad una casa e allo stesso tempo quello – universale – alla salute e alle cure. Gli anziani sono i più esposti alle discriminazioni legate all’età o ad una condizione di disabilità.
Con “Age With Rights” più diritti alla terza età: dall’azione locale a quella globale
Sebbene resti ancora molto da fare sui diritti degli anziani, l’Unione Europea – grazie anche alle sue politiche sull’invecchiamento attivo – è un’isola felice se paragonata a molti altri contesti. I suoi Stati Membri sostengono attivamente la messa al bando di atteggiamenti ageisti, organizzano campagne di sensibilizzazione, supportano la protezione dei diritti degli anziani mediante strumenti legislativi locali e regionali.
Come garantire però parità di diritti alle generazioni più anziane indipendentemente dalla geografia? A livello mondiale c’è sì bisogno di maggiore impegno, ma servono anche strumenti uniformi e condivisi. Ed è proprio questo lo scopo della campagna “Age With Rights!” che si svolge oggi.
Sei settimane per chiedere una nuova Convenzione Mondiale sui Diritti degli Anziani
Nell’arco di queste sei settimane si terranno manifestazioni, eventi, incontri e iniziative locali, organizzati da coloro che hanno a cuore i diritti degli anziani e che chiameranno a raccolta l’intera società civile. Sul sito ufficiale di “Age With Rights!” sono segnalate le attività programmate e in corso.
Lo scopo ovviamente è mantenere il focus sul tema. Tutto in attesa della riunione del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sull’Invecchiamento (UN OEWG on Ageing) che si terrà a New York dall’11 al 14 Aprile.
Questa volta il Gruppo di lavoro della Nazioni Unite affronterà il contributo che le persone anziane danno allo sviluppo sostenibile della società, la loro “sicurezza economica”, nonché il loro diritto di accesso al lavoro e alla giustizia.
È l’occasione allora per richiamare ancora una volta l’attenzione dei Governi e chiedere loro di intervenire per una nuova Convenzione Mondiale sui Diritti degli Anziani. Anche perché, nella sessione dell’anno scorso, la partecipazione dei Governi è stata piuttosto stentata.
“Age With Rights”: il contributo di Age Platform Europe
La campagna “Age With Rights!” è stata lanciata dalla Global Alliance for the Rights of Older People (GAROP). Nata nel 2011 e costituita da oltre 390 membri in tutto il mondo, GAROP può vantare tra i suoi 9 membri fondatori anche AGE Platform Europe, organizzazione di cui fa parte anche 50&Più.
Anche AGE Platform Europe, soprattutto dopo la situazione pandemica, ha espresso profonda preoccupazione per i problemi della terza età. Ha quindi intensificato il suo operato per promuovere una società più resiliente, inclusiva, equa e a misura di anziano. Sostiene pertanto questo appuntamento del Global Rally in vista delle giornate di Lavoro delle Nazioni Unite sull’Invecchiamento dall’11 al 14 Aprile.
Perché è necessaria una nuova Convenzione Mondiale sui Diritti degli Anziani
Il Global Rally di oggi coincide anche con un altro evento importante. È la prima settimana di lavoro della 49esima sessione del Consiglio dell’ONU sui Diritti Umani che si tiene a Ginevra dal 28 Febbraio al 1° Aprile 2022.
Tutto si intreccia, dunque. Ma nonostante ciò i diritti degli anziani sembrano non essere sotto la giusta luce. Un esempio? Sono davvero pochi i riferimenti espliciti a loro nei trattati internazionali sui diritti umani. Senza contare che questi trattati non affrontano ogni aspetto dei diritti degli anziani. Non sono chiari su come i diritti umani si applichino in età avanzata.
Persino gli accordi internazionali e i quadri politici dedicati all’invecchiamento, come il piano d’azione internazionale di Madrid, hanno mostrato di essere inadeguati.
L’unica soluzione per proteggere i diritti degli anziani
L’unica soluzione allora è proprio quella di creare una “Convenzione ONU” internazionale giuridicamente vincolante sui diritti degli anziani. Con questa i governi, la società civile e gli anziani stessi di tutto il mondo avrebbero uno strumento definitivo per costruire una società più equa per le persone di tutte le età e garantire il rispetto dei diritti umani in età avanzata.
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