Spesso le menti che danno vita a grandi progetti sono protagoniste di eventi o incontri che possono spiegare una parte del loro successo. Ne è un esempio Henry Ford che, diventato costruttore di biciclette per caso, applicò il suo sapere dando vita alla prima vettura prodotta in grande scala. Ma è anche il caso del più contemporaneo Steve Jobs che ha creato la Apple al solo scopo di poter usufruire di un computer che non poteva permettersi.
L’idea di Amanda per gli anziani
Tra queste menti illuminate la rivista statunitense di economia Forbes annovera anche Amanda Rees, CEO di Age Bold. Dopo essersi laureata come ingegnere chimico alla Princeton University, infatti, la ragazza è andata a vivere con la nonna Flora. Nonostante in quel periodo la sua carriera stesse decollando all’interno di una rinomata azienda americana, Amanda non faceva altro che pensare alla vita della nonna e alla possibilità di migliorarla. “Mia nonna ha 95 anni”, racconta a Forbes. “E sono stata la sua caregiver per diversi anni. In questo ruolo ho affrontato numerose difficoltà e molte sfide che si trovano a fronteggiare tutte le persone che prestano assistenza agli anziani. Ho cominciato a pensare a come avrei dovuto fare qualcosa per aiutare mia nonna e tutti i senior. Cercavo una soluzione che li aiutasse ad invecchiare in modo diverso e ho capito che potevo creare uno strumento per loro”.
Age Bold, la startup per l’attività fisica
Così, insieme al compagno Hari Arul, Amanda Rees ha dato vita ad Age Bold. Si tratta di una startup tecnologica che accompagna i senior durante l’attività fisica per ridurre il più possibile il rischio di cadute. Il progetto, infatti, si basa su uno studio del Center for Disease Control (CDC) secondo cui il 30% degli anziani americani sperimenta pericolose cadute all’interno dell’ambiente domestico. Infortuni che possono incidere fortemente sulla qualità dell’invecchiamento e sulle condizioni di vita. Inoltre, i costi sanitari annuali per questo tipo di cure sono molto alti in America. Secondo i dati divulgati dallo studio, la cifra spesa per i percorsi riabilitativi dei senior statunitensi si aggira intorno ai 51 miliardi di dollari. Una somma coperta dalle assicurazioni, per chi può usufruirne, o che non può essere sostenuta dalle classi più indigenti. Ma ci sono anche delle buone notizie! I ricercatori hanno anche dimostrato che l’attività fisica può ridurre drasticamente il rischio di cadute e quindi il loro impatto sulla vita dei senior.
Allenamenti in autonomia
Ed è proprio questo l’obiettivo di Amanda Rees. Aiutare gli anziani a sviluppare la flessibilità, l’equilibrio e la forza, diminuendo il più possibile il pericolo di perdere l’equilibrio e di cadere. Ma come lo ha fatto concretamente? Con un programma di fitness tecnologico pensato espressamente per gli over 65. Tutto quello che serve per usufruirne è un dispositivo collegato a Internet. Dopo essersi registrati, infatti, si deve sostenere un test con il quale il sito valuta i movimenti migliori per ogni utente. Si può poi scegliere se svolgere attività con gruppi organizzati, in palestra, se fare lunghe camminate con qualche esercizio leggero o qualsiasi altro sport. Una volta ricevuti i dati e le preferenze di ogni utente, il sito struttura un piano di allenamento mirato che tiene conto della condizione fisica di ognuno. I primi trenta giorni di allenamento sono gratuiti e poi si può scegliere tra un piano gratuito, un abbonamento mensile e uno annuale. Un’iniziativa americana che ben presto potrebbe approdare anche in Europa.
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