Quali comportamenti può manifestare un cane dopo l’adozione da un canile, e come cambiano nel tempo? Lo studio
Adozione dai canili, quali vantaggi? Uno studio americano realizzato in Ohio e pubblicato sulla rivista Plos One ha provato a spiegarlo, coinvolgendo 62 persone che hanno deciso di accogliere in casa un nuovo amico a quattro zampe proveniente da 5 canili diversi. Per valutare i comportamenti dei cani, i ricercatori hanno utilizzato un questionario che si chiama Canine behavioral assessment & research, che stabilisce su una scala da 0 a 4 la presenza di aggressività verso estranei e padroni, di ansia da separazione, di attaccamento, di ricerca di attenzione e livelli di eccitabilità. Le stesse domande sono state somministrate a 7, 30, 90 e 180 giorni dopo l’adozione, e ai proprietari è stato anche chiesto di valutare la loro soddisfazione generale rispetto al comportamento del cane.
I risultati
Dalle risposte fornite è emerso che fra i 90 e i 180 giorni sono aumentati in particolare l’eccitabilità e la sensibilità al tatto, mentre l’aggressività verso gli estranei è stata costantemente in aumento sin dai primi giorni, perché, come hanno spiegato i ricercatori, i cani sono diventati via via più protettivi nei confronti del nuovo ambiente. L’ansia da separazione è invece diminuita nei sei mesi, come pure la ricerca di attenzione, perché gli animali si sono sempre più abituati alla nuova routine.
Il legame con il cane
Tra i comportamenti che non sono cambiati c’è stata l’aggressività verso altri cani e verso il proprietario, se presenti, ma nel complesso gli “adottanti” si sono dichiarati contenti dei loro nuovi amici e del legame instaurato. Il 93,7% dei padroni ha valutato il comportamento del proprio cane come eccellente o buono, il 100% ha riferito che l’adattamento è stato ottimo.
“Abbiamo avuto modo di vedere nel tempo dove il comportamento dell’animale potesse cambiare o no e questa è la chiave – ha spiegato Kyle Bohland, uno degli autori dello studio – è importante saper consigliare i proprietari su ciò che potrebbe o meno modificarsi in futuro, in modo che possano essere meglio preparati a gestire le conseguenze e quindi, si spera, a tenere i cani. Non vogliamo vederli tornare nei canili, e la mia speranza è che a lungo termine, questo possa aiutare chi lavora nei canili e i veterinari a indirizzare gli interventi che aiuteranno a tenerli nelle case.
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