In una casa vista lago o in una in montagna; in uno chalet in montagna o in un attico in città… Così 2 italiani su 3 sognano lo smart working.
Al mare o in montagna, magari in una camera con vista. No, non è la pianificazione delle prossime vacanze di Natale, ma il desiderio di 2 italiani su 3 che, causa pandemia, svolgono il proprio lavoro in smart working, ovvero: lavorare in un luogo che possa dare serenità e, soprattutto, l’idea di essere in vacanza pur lavorando.
È ciò che è emerso da un sondaggio realizzato da Airbnb su 2mila dipendenti d’azienda; lo scopo dell’indagine era quello di cogliere la trasformazione del concetto di vacanza durante questo periodo così difficile per tutti.
Se ne avesse la possibilità, il 39% degli intervistati vorrebbe lavorare in una casa affacciata sul mare, il 20% si trasferirebbe in uno chalet in montagna, mentre il 13% vorrebbe avere di fronte a sé un bel lago. Gli amanti della città (il 7%), invece, vorrebbero possedere un bell’attico da cui ammirare il panorama circostante.
La casa ideale in grado di conciliare lavoro e vacanza, per il 34% dei lavoratori, però, non dovrebbe essere troppo lontana dall’ufficio che, all’occorrenza, deve poter essere raggiungibile in giornata.
Il 60% dei lavoratori in smart working ha addirittura pensato di cambiare radicalmente vita, e 1 su 4 si vorrebbe trasferire in campagna. E la casa principale? Il 16% la terrebbe, il 35% l’affitterebbe, mentre il 7% la metterebbe a disposizione di amici.
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