Dal mito dell’attesa per fare il bagno dopo il pasto a quello dell’acqua di mare usata come disinfettante, passando per il potere abbronzante di alcuni alimenti: l’estate prolifera di suggestioni e credenze spesso senza fondamento
È sicuramente la stagione preferita del gran numero di italiani, ma l’estate è anche un periodo in cui proliferano falsi miti e credenze infondate. Idee, spesso tramandate di generazione in generazione, che possono influenzare il nostro comportamento e la nostra salute. Ecco allora che è importante fare chiarezza su alcune di queste convinzioni comuni.
I falsi miti dell’estate: il bagno dopo il pasto
Uno dei consigli più diffusi è quello di aspettare tre ore dopo aver mangiato prima di tuffarsi di nuovo. È il grande “leitmotiv” dei genitori, che si inventano di tutto pur di tenere i figli lontani dall’acqua. Molti credono che nuotare subito dopo un pasto possa ostacolare la digestione e causare annegamento. Tuttavia, non esiste alcuna prova scientifica che indichi un reale pericolo di annegamento. Certamente, tuffarsi dopo un pasto abbondante, specialmente se composto da cibi grassi, non è consigliabile. Consumare piccoli spuntini o bevande invece non comporta rischi, a condizione però che l’acqua non sia troppo fredda.
Inoltre, l’idea delle tre ore di attesa non ha basi scientifiche. I tempi di digestione variano a seconda del tipo e della quantità di cibo ingerito. Ad esempio, un succo di frutta si digerisce in circa 20 minuti, mentre frutta e verdura cruda richiedono 30-40 minuti. Alimenti come carboidrati, latte scremato, formaggi freschi e pesce necessitano di circa un’ora, mentre piatti più pesanti come bistecche o formaggi stagionati possono richiedere fino a 4-5 ore.
La questione della temperatura dell’acqua
Un aspetto importante da considerare è la temperatura dell’acqua. Tuffarsi in acque gelide, come quelle di fiumi o laghi montani, può provocare una condizione nota come “congestione”, indipendentemente dal fatto che si sia a digiuno o meno. Questo malessere può manifestarsi in vari modi: crampi allo stomaco, sudorazione fredda, nausea e vomito. Attenzione però: in situazioni estreme, può portare a un arresto cardiaco e alla perdita di coscienza, aumentando il rischio di annegamento. Pertanto, è consigliabile immergersi gradualmente, bagnando prima polsi, braccia e collo.
L’acqua di mare come disinfettante
Un altro mito da sdoganare riguarda l’uso dell’acqua di mare per disinfettare le ferite. Solo se l’acqua è pulita e priva di sabbia può essere considerata utile; altrimenti, è preferibile utilizzare acqua dolce. E non basta: dopo aver sciacquato la ferita, è fondamentale disinfettarla e coprirla adeguatamente.
Inoltre, l’idea di utilizzare l’urina sulle punture di tracina o di medusa non è affatto efficace. La parte interessata va lavata inizialmente con acqua di mare, rimuovendo eventuali tentacoli o spine con una pinzetta. Dopo questo passaggio, è utile immergere la zona in acqua calda (circa 40-45°) per circa trenta minuti, poiché il calore aiuta a denaturare il veleno della medusa e alleviare il dolore.
Sole e alimentazione
Un altro mito molto in voga riguarda il potere abbronzante di una dieta ricca di frutta e verdura. Gli alimenti contenenti beta-carotene, come carote, albicocche e pomodori, possono favorire la produzione di melanina. Tuttavia, una dieta sana non sostituisce mai la necessità di proteggersi adeguatamente dai raggi solari, che possono causare foto-invecchiamento e tumori della pelle.
L’imperativo è un altro: resta fondamentale infatti utilizzare una crema solare con un fattore di protezione adeguato, applicandola almeno trenta minuti prima di esporsi al sole e riapplicandola dopo ogni bagno. Un fattore di protezione 30 blocca circa il 96,7% dei raggi UVB, mentre un fattore 50 offre una protezione del 98%.
Insomma, questo è un periodo meraviglioso da vivere in sicurezza, consapevoli dei rischi e delle precauzioni necessarie. Sfatando i falsi miti, possiamo goderci appieno il sole dell’estate, il mare e il tempo trascorso con i nostri cari, senza paure infondate. Conoscere la verità ci permette di affrontare la stagione estiva con serenità e sicurezza.
© Riproduzione riservata