L’impatto della guerra in Ucraina si è esteso ai paesi più vulnerabili del mondo, soprattutto per quanto riguarda il costo delle materie prime.
Un’indagine di Action Aid condotta in 14 paesi di Africa, Asia e Caraibi fra un campione di oltre mille persone ha evidenziato come le famiglie arrivino a spendere fino a dieci volte di più per generi alimentari e di prima necessità, rispetto a ciò che pagavano prima del conflitto.
La guerra in Ucraina e l’aumento dei prezzi
Lo studio ha rilevato non solo un aumento dei prezzi, ma anche una diminuzione sostanziale dei redditi, che in paesi come l’Etiopia sono calati del 133%.
Quasi tre quarti degli intervistati nei diversi paesi hanno dichiarato di aver cambiato la propria dieta scegliendo alimenti di bassa qualità (74%), mentre più della metà (59%) ha affermato che le persone della propria comunità sono state costrette a indebitarsi.
Nei 16 mesi di monitoraggio, i prezzi che sono saliti di più sono stati quelli del grano e dei fertilizzanti, cresciuti in media del 115% e della benzina (+80%). Nei paesi in via di sviluppo si spende almeno il doppio per il pane, il 59% in più per lo zucchero, il 57% per l’olio e il 47% per il gas utilizzato per cucinare.
Lo Zimbabwe, il paese più colpito
Lo Zimbabwe è uno dei paesi più colpiti dagli aumenti, dove il prezzo della farina è cresciuto del 614%, lo zucchero dell’800% e la benzina del 900%.
In Congo si spende il 285% in più per l’acqua e il 223% in più per il pane, mentre in Etiopia i prezzi dei fertilizzanti sono saliti del 230%.
“La ricerca dimostra come dall’inizio della guerra in Ucraina le persone più vulnerabili in tutto il mondo stanno sopportando il peso dell’aumento vertiginoso dei prezzi di cibo, carburante e fertilizzanti – ha spiegato Alberta Guerra, Global Policy Analyst e coordinatrice della ricerca di Action Aid – e le donne sono le più colpite da crisi multiple che hanno un impatto sull’alimentazione, sull’istruzione, sul diritto a vivere senza il rischio di contrarre un matrimonio in giovanissima età con pensanti conseguenze per la loro salute e benessere mentale.”
Le ripercussioni sociali
In 10 dei 14 paesi interessati dal Rapporto, i tassi di matrimonio infantile sono in aumento ed è peggiorata anche la salute mentale: più della metà degli intervistati ha risposto che l’aumento dei prezzi li ha fatti sentire senza speranza (53%), suscitando preoccupazione sul benessere non solo materiale ma anche emotivo delle famiglie. Anche il tasso di abbandono scolastico è aumentato, perché sempre più bambini e ragazzi sono costretti ad andare a lavorare a causa della crisi economica.
Le richieste di Action Aid
Le conseguenze di una guerra mettono in relazione paesi anche molto lontani fra loro, ma che a causa delle interdipendenze economiche risentono in negativo di quanto accade anche a migliaia di chilometri. I paesi coinvolti nell’indagine stanno affrontando non solo la crisi dovuta al blocco o al rallentamento delle esportazioni di materie prime dall’Ucraina, ma anche i cambiamenti climatici locali. Per questo Action Aid ha chiesto alla comunità internazionale interventi che affrontino queste crisi interconnesse, introducendo misure di protezione sociale come servizi di istruzione e pasti scolastici gratuiti, assistenza alle famiglie più a rischio, ma anche politiche di sostegno all’agricoltura e alle energie rinnovabili.
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