La Commissione Europea ha deciso di vincolare l’erogazione di fondi alla Spagna in merito alla nuova riforma delle pensioni, che dovrebbe essere approvata per la fine del 2022. Un problema che sta causando non poche divergenze all’interno del Governo e fra i sindacati. Il timore, infatti, è che la decisione si traduca in una riduzione del compenso per i lavoratori che andranno in pensione a breve.
Spagna: il primo accordo sulle pensioni con Bruxelles
Nel documento condiviso fra Bruxelles e il Ministero delle finanze spagnolo, si specifica che occorre allungare il calcolo degli anni lavorati per ricalibrare gli importi delle pensioni. La proroga del periodo di calcolo, quindi, aumenterebbe la natura contributiva del sistema creando non pochi problemi. Si potrebbero verificare, infatti, eventuali effetti negativi sui redditi rendendo necessario integrare lo schema con ulteriori misure correttive.
Accordo sulle pensioni: i requisiti pensionistici in Spagna potrebbero aumentare
In Spagna si parla di innalzamento del periodo di calcolo per le pensioni da oltre un anno. Un passaggio che vedrebbe lo scatto dagli attuali 25 ai 35 anni di contributi. Rispetto all’accordo con l’Europa, il governo di Madrid è il primo di tutta l’UE a sottoscriverne uno sul tema pensionistico. Una misura nell’ambito del Regolamento del meccanismo di recupero e resilienza. Il patto consentirà di richiedere già nei prossimi giorni il primo esborso semestrale di risorse europee da 10 mila milioni di euro che andranno a sommarsi agli oltre novemila già ricevuti.
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