Città accessibili e inclusive per tutti. Alle persone di qualsiasi età o disabilità. Già a partire dal 2010 la Commissione europea ha lanciato il Premio “Città accessibili” per un’Europa senza barriere. Stavolta, tra le sei città premiate con l’Access City Award 2021 – questo il nome del riconoscimento – c’è anche Firenze. A vincere invece è stata Jönköping, città nel sud della Svezia.
Le magnifiche 6, le città più accessibili di tutte
Partiamo dalla vetta. Su 50 candidature la città vincitrice in assoluto è la svedese Jönköping – come dicevamo – che conta circa 94mila abitanti. Una città che lavora a stretto contatto con le organizzazioni per i disabili. Grazie a questa sinergia, è riuscita ad apportare miglioramenti significativi sia nell’area vecchia che in quella moderna. La città ha anche creato un proprio “Access City Award” locale, questo per premiare aziende o organizzazioni che hanno lavorato con i loro clienti per migliorare l’accessibilità.
Il secondo e terzo posto, invece, sono andati rispettivamente alla città di Bremerhaven, in Germania, e a Gdynia, in Polonia.
Poznań in Polonia ha ricevuto, invece, una menzione speciale per l’accessibilità dei servizi pubblici in tempi di pandemia. Altre due menzioni speciali sono state assegnate a Komotini, in Grecia, per “l’accessibilità come opportunità per l’intera città” e a Firenze, in Italia, per l’ambiente “costruito”.
I meriti di Firenze: garantire accessibilità in campo culturale e turistico
Il Capoluogo toscano è stato premiato per la capacità dell’amministrazione cittadina di attuare numerose azioni per garantire l’accessibilità in campo culturale e turistico. Un impegno non da poco considerati i forti vincoli di intervento che una città storica come Firenze comporta. È stata apprezzata dalla giuria anche l’importanza riservata agli aspetti della comunicazione ai cittadini sui servizi per l’accessibilità, anche attraverso le tecnologie digitali.
«Siamo davvero onorati di ricevere questo riconoscimento – ha detto il sindaco Dario Nardella -, che ci spinge a fare ancora meglio per garantire a tutti l’accessibilità, abbattendo sempre di più le barriere materiali e immateriali per tutti i cittadini. Un lavoro che stiamo portando avanti in tutti i settori, per dare risposta alle tante esigenze e garantire l’accessibilità ai nostri musei, alle nostre scuole, ai nostri impianti sportivi anche nel contesto di una città patrimonio dell’umanità con una particolare configurazione storico-urbano».
Nel 2020, 120 milioni di persone con disabilità nell’Ue
Nell’Unione europea vivono, secondo le stime, circa 120 milioni di persone con disabilità. L’invecchiamento della popolazione, inoltre, si fa sempre più strada. In più, l’Europa è essenzialmente una società urbana. Infatti, 4 cittadini su 5 vivono in paesi e città. Anche per questo l’Unione europea promuove pari opportunità e accessibilità per le persone disabili. Una parte fondamentale della sua strategia consiste proprio nel lavorare ad un’Europa senza barriere.
Nell’annunciare le città premiate la Commissaria per le Pari Opportunità, Helena Dalli, ha dichiarato: «Creare un’Europa senza barriere significa molto più che edifici e marciapiedi. Riguarda l’impegno al cambiamento che migliora la qualità della vita delle persone e che consente alle persone con disabilità di partecipare alla società alla pari con gli altri. L’accessibilità è importante per tutti ed è indispensabile per le persone con disabilità. Farò in modo che questo argomento cruciale rimanga in prima linea nelle nostre azioni. L’imminente Strategia sui diritti delle persone con disabilità 2021-2030 sarà il nostro principale strumento per migliorare ulteriormente tutti i settori della vita delle persone con disabilità».
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