In 3 anni saranno ammessi alla specializzazione in Geriatria 1008 medici. Ma secondo le società di rappresentanza Sigg e Sigot servirebbero almeno 11mila geriatri. Così come occorre ritagliare un ruolo di primo piano per questi specialisti nella riforma sanitaria del PNRR.
Geriatri cercasi. In 3 anni saranno ammessi alla specializzazione in Geriatria 1008 medici a fronte di 2287 in Pediatria. Di geriatri ne servirebbero invece almeno 11mila. L’allarme arriva dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) e dalla Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot): “Senza un adeguato numero di geriatri – si legge in un articolo sul tema pubblicato dall’agenzia di stampa ANSA – , sarà impossibile prendersi carico di una popolazione sempre più fragile anche a causa della pandemia”.
Un sistema sanitario incapace di risposte agli anziani
L’emergenza da Covid-19 ha messo a nudo una questione che chiede di essere affrontata da tempo. Le carenze del sistema sanitario nel dare risposte agli anziani non sono infatti una novità. D’altra parte, già le stime demografiche degli ultimi anni segnalano un progressivo invecchiamento della popolazione. Secondo recenti dati Eurostat, la popolazione italiana è la più vecchia d’Europa, con quasi 14 milioni di anziani over 65, e di questi 7 milioni sono over 75. La percentuale di over 65 sulla popolazione totale in Italia è del 22,8%, a fronte di una media europea del 20,3%.
Ma non solo, perché l’Istat, nel recente Rapporto dedicato alla domanda sanitaria della popolazione anziana, ha rilevato che sono oltre 2,7 milioni gli over 75 in Italia che vivono in difficoltà per problemi motori, patologie, mancanza di autonomia. Più di 1 milione, inoltre, non ha un aiuto adeguato. Per queste persone, poter contare su uno specialista di fiducia è fondamentale.
L’allarme dei geriatri: servono unità in tutti gli ospedali
Secondo Sigg e Sigot, occorre rivalutare con urgenza il fabbisogno di geriatri e rendere disponibili le Unità di Geriatria in tutti gli ospedali italiani, eventualmente rimodulando una parte dei 26.000 posti letto nelle Medicine Interne in posti letto di Geriatria. “Il geriatra – spiegano in una nota Francesco Landi e Alberto Pilotto, rispettivamente presidenti Sigg e Sigot – è il medico della complessità per l’anziano. Il numero di professionisti è tuttavia insufficiente: a tutt’oggi sono appena 4300 gli specialisti in geriatria, sarebbero necessari almeno il doppio”.
La proposta dei geriatri per il PNRR
Non solo unità geriatriche in tutti gli ospedali, perché i geriatri devono trovare spazio anche nella riforma del Servizio Sanitario Nazionale prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Come? “Le linee di indirizzo della riforma – sottolineano Sigg e Sigot – stabiliscono un ruolo centrale per l’assistenza domiciliare e prevedono una ristrutturazione importante dell’assistenza residenziale, le cui carenze sono apparse drammaticamente evidenti con la pandemia”. Queste misure sono apprezzabili, ma “è indispensabile che a gestirle siano i geriatri”. “Purtroppo tutto ciò non è ancora tenuto in debita considerazione da chi deve allocare le risorse sanitarie – aggiungono -, il fabbisogno stimato di nuovi geriatri rimane largamente insufficiente a coprire le aumentate richieste, in ospedale e sul territorio. Riteniamo imprescindibile rivalutarlo per il prossimo triennio”.
© Riproduzione riservata