Accertato che l’annuncio non era uno scherzo ben riuscito, quando si è diffusa la voce che a Riccione, per l’apertura di un nuovo negozio di un noto marchio romagnolo di borse e accessori si aprivano selezione e casting a sole commesse di ottant’anni e oltre, si è mobilitato persino un noto programma d’intrattenimento di RaiDue. “Cercasi simpatica ultraottantenne per nuova apertura”. Questo l’annuncio sorprendente comparso anche sui social. E molte sono state le candidate che hanno deciso di tentare la fortuna e l’assunzione, magari sponsorizzate da nipoti convinte delle capacità persuasive delle nonne.
Tra i requisiti richiesti: essere simpatiche, sorridenti e grandi chiacchierone. «D’altra parte – è stato il ragionamento del designer titolare del marchio e del negozio -, una ragazza di questa età che si presenta per un colloquio di lavoro ha energia da vendere. Se si mette in gioco vuol dire che ha ancora qualcosa da spendere. L’età non è un limite, ci sono ragazzi che nascono vecchi e vecchi che muoiono giovani, quindi l’età anagrafica non è un problema, è questione di Dna». Occorre considerare che alla nuova assunta non verrà riservato nessun trattamento di favore, se non quello di essere esentata dai turni serali.
Qualcuno ha trovato che l’idea di assumere persone così avanti negli anni sia solo un modo per farsi pubblicità o di approfittarsi di persone forse in difficoltà. Altri vi hanno letto la conferma che stabilire a priori confini e limiti è ormai fatica sprecata.
Certo è che l’età non può più essere un tabu.
A noi viene il dubbio, in questa estate italiana “calda” sotto molti aspetti, che le simpatiche signore che con entusiasmo si sono presentate all’appuntamento di lavoro (molte le ex commesse pronte a ritornare a negozio) abbiano in effetti un “Dna” particolarmente grintoso, quello di chi ama il lavoro che fa e lo sa fare con gioia e con orgoglio, qualunque esso sia.
Buona estate a tutti i nostri lettori.
Da Editoriale Giugno 2019
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