Correre o nuotare, l’importante è fare attività fisica, secondo le possibilità di ognuno. Non è mai troppo tardi per iniziare. Mai fare da soli, ma affidarsi a tecnici e società sportive. Inoltre, attenzione all’alimentazione. L’ideale sarebbe rivolgersi a un nutrizionista del mondo dello sport
L’atletica per lei e il nuoto per lui sono ancora parte integrante delle loro vite, eppure dall’oro olimpico nel mezzofondo del 1984 per la Dorio e dal record europeo nello stile libero per Guarducci del 1977, sono trascorsi un po’ di anni. Entrambi continuano a vivere da grandi campioni.
Proseguono gli impegni di Gabriella Dorio nella Federazione Italiana di Atletica Leggera. «La passione è molto forte e amo lavorare con i ragazzi. Alcuni hanno una emotività che non riescono a tirar fuori. Magari hanno anche un talento impressionante, ma poi si bloccano. Non sono una psicologa, ma so ascoltare, mi prendo cura della loro emotività. L’atletica, quindi, riempe la mia vita tantissimo. Lavoro con Stefano Baldini (campione olimpico di maratona nel 2004, ndr) e Tonino Andreozzi. Stiamo facendo un bel lavoro. Stiamo formando la futura squadra azzurra. Per fare un nome, Filippo Tortu (il giovane velocista che ha battuto il record di Mennea), è un nostro “bimbo” che è con noi dall’età di 15 anni».
Marcello Guarducci è sempre in vasca. «Nuoto ancora adesso due o tre volte a settimana con un impegno di circa 3 km e mezzo. In più, faccio 40/50 minuti di passeggiata tutti i giorni». Il nuoto è una attività sportiva che si può fare da 0 a 100 e più anni. Ma la frequenza dopo gli “anta” cambia. «Ci sono due modi di nuotare: per chi ha più di 40 anni ed è in una fase di post agonismo, come nel mio caso, consiglio di nuotare 3 volte a settimana, con punte di 4 massimo 5, ma non tutti i giorni, più si va avanti con gi anni e più il fisico ha necessità di riposare e recuperare; l’altro modo è nuotare senza impegno agonistico. In questo caso, può essere salutare nuotare tutti i giorni ma in modo blando, allenandosi con calma». Per chi non sa nuotare o desidera migliorarsi, non è mai troppo tardi. «Non c’è limite di età. Consiglio sempre di seguire corsi di perfezionamento o anche corsi per adulti. Il nuoto per gli anziani è una opportunità per poter mantenere e migliorare la propria motricità con uno sforzo fisico richiesto molto basso. Basti pensare che in acqua viene fatta quasi tutta la fase riabilitativa post traumatica. Quindi la piscina ha dei benefici sia a livello muscolare sia di movimento».
Parliamo dell’atletica per i senior. La corsa, ad esempio, si può iniziare a qualsiasi età? «L’importante – sottolinea Gabriella Dorio – è che qualsiasi attività fisica si scelga sia adatta a noi, ai nostri problemi fisici, alla nostra capacità. Si comincia piano piano, il mio consiglio è di non fare di testa propria, ma affidarsi a un tecnico, alle società sportive presenti sul territorio. Occorre partire con i movimenti giusti e la postura corretta, altrimenti si rischia di fare danni».
Poi c’è anche il fattore alimentazione: «Con l’età bisogna stare attenti a cosa si mangia anche rispetto alla condizione fisica e clinica di ognuno, all’attività fisica che si pratica. L’alimentazione è soggettiva, non è uguale per tutti. Ognuno di noi ha un metabolismo diverso. Consiglio di rivolgersi a un nutrizionista e, se viene dal mondo sportivo, è ancora meglio».
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