Dal 30 novembre all’8 dicembre, una serie di eventi aperti a tutti per promuovere una visione inclusiva della disabilità, con talk, spettacoli, proiezioni e attività per famiglie e scuole.
A Torino si terrà la prima edizione del DisFestival, un evento multiforme che celebrerà la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre, ribaltando la prospettiva sulla disabilità e trasformando il suffisso “DIS” in simbolo di forza e cambiamento. L’obiettivo dichiarato dagli organizzatori è quello di “dis-fare gli schemi, dis-attivare i pregiudizi e superare gli stereotipi”, per promuovere una visione più inclusiva e autentica. Il festival, accessibile a tutti e privo di barriere architettoniche, offrirà un programma ricco di appuntamenti distribuiti su più giorni, garantendo servizi di interpretariato LIS e sottotitolazione.
“Non è un mondo a parte, ma parte del mondo!”, è il messaggio lanciato dagli organizzatori, un invito a guardare oltre gli stereotipi e a costruire una società più equa e accogliente per tutti. Per questo la manifestazione si pone come obiettivo quello di ricordare a tutti i diritti e la condizione delle persone con disabilità; non solo attraverso momenti celebrativi, ma anche con attività concrete di sensibilizzazione e inclusione.
Un talk sull’Agenda della Disabilità
Il 30 novembre, presso il complesso industriale OGR Torino, si terrà la giornata inaugurale, un evento pop in collaborazione con la Fondazione CRT. Ospiti di spicco come Lella Costa, Marina Cuollo e Chiara Bordi prenderanno parte a una mattinata di discussioni incentrate sulla disabilità e sui sei obiettivi dell’Agenda della Disabilità.
L’Agenda, promossa dalla stessa Fondazione CRT in collaborazione con la Consulta per le Persone in Difficoltà, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per l’inclusione. Nata il 3 dicembre 2021 da un processo di co-progettazione, ha coinvolto oltre 300 organizzazioni e raccolto oltre 150 idee per un futuro a misura di tutti, cogliendo uno dei temi dell’Agenda 2030 “Leave no one behind” (nessuno deve essere lasciato indietro). L’Agenda, che vuole diventare riferimento per i progetti nel settore, si concentra su sei punti strategici: abitare, famiglia, territorio, lavoro, istruzione e salute, cercando di proporre azioni concrete per migliorare la vita di oltre 3 milioni di persone con disabilità in Italia.
Cortometraggio e dibattito
Il 2 dicembre, al Circolo dei Lettori, verrà presentata in anteprima il cortometraggio “Cos’hai da guardare?”, diretto da Paolo Severini. Il film, incentrato sui temi dell’abilismo e dell’inclusione, offrirà spunti di riflessione e coinvolgerà attivamente il pubblico in un dibattito con i protagonisti del cortometraggio, tra cui Mara La Verde, Silvia De Maria, Valentina Calcagno, Giuseppe Antonucci e Francesco Canale (alias Anima Blu). L’evento sarà organizzato con il supporto della Fondazione Compagnia di SanPaolo.
Un festival per ragazzi e bambini
In occasione della Giornata Internazionale dedicata alla Disabilità del 3 dicembre si terranno due appuntamenti principali: a partire dal mattino, il Pala Gianni Asti ospiterà “99,9% lo stesso DNA”, rivolto alle scuole. L’evento, che coinvolgerà quasi 30.000 studenti, sia dal vivo che in streaming, unirà inclusività, creatività ed energia positiva, proponendo concorsi a tema e il contest “La Camminata della Salute”.
In serata, invece, andrà in scena al Coro di Santa Pelagia lo spettacolo “Il mondo degli altri”, un’esperienza con Gian Luca Favetto (narratore), Mauro Ermanno Giovanardi (voce del gruppo musicale La Crus), Mauro Carusino (chitarre) e GnuQuartet, organizzato in collaborazione con la Fondazione OMI.
L’8 dicembre, infine, la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani ospiterà l’evento conclusivo dedicato alle famiglie, con lo spettacolo teatrale “In viaggio con Cipidillo”. Questo evento celebrerà il lavoro svolto dai bambini nell’ambito del concorso omonimo, premiando le migliori opere e offrendo un pomeriggio di musica, giochi e divertimento per grandi e piccini.
Un’esperienza in virtuale
Il DisFestival non si limiterà a momenti di intrattenimento, ma proporrà anche attività esperienziali, come la Virtual Disability Experience (VDE), un videogioco in realtà virtuale, e giochi di memoria tattili e olfattivi, per sensibilizzare il pubblico sulle diverse forme di disabilità e promuovere una maggiore consapevolezza e inclusione.
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