Essere nonni nel Ventunesimo secolo richiede una buona dose di impegno. Anche oslo per stare al passo con i tempi.
Il club “Nonninsieme” di Torino lo sa bene ed è stato fondato proprio per accogliere tutti quei nonni che hanno voglia di rimanere aggiornati sul mondo vissuto dai loro nipoti.
Così, due mercoledì al mese, dalle 10 alle 12, tutti gli iscritti al club si ritrovano alla Casa del Quartiere di San Salvario per parlare della loro “nonnitudine”.
Il gruppo è senz’altro eterogeneo: c’è chi non vuol farsi chiamare “nonno” perché si sente ancora giovane, chi ha imparato ad utilizzare Skype per comunicare con i nipoti che vivono all’estero, ci sono nonni di nipoti adottivi, nonni che sostengono la propria famiglia grazie alla loro pensione, nonni che lavorano ancora, nonni che hanno visto i propri figli separarsi e che si impegnano ancora di più nella gestione dei nipoti.
“Nonninsieme” è un mondo in cui i pensionati attenti ai temi educativi hanno deciso di organizzare incontri ed iniziative che aiutino tutti i nonni a migliore le capacità di relazioni con i nipoti.
Tra i vari eventi c’è anche l’Aperinonni: un aperitivo sostanzioso, spostato all’orario di pranzo e preceduto da incontri divulgativi e di confronto. L’orario non è casuale, ma anzi è pensato proprio per chi durante la giornata deve portare i nipoti a scuola, andarli a riprendere e passare con loro il pomeriggio.
«La piccola serie di aperitivi – racconta Filippo Furioso, uno dei fondatori del club, in un’intervista a La Stampa – ha preso il via il 30 gennaio: tra i temi affrontati ci occuperemo delle “domande difficili” che i nipoti ci rivolgono. Da quelle che richiedono spiegazioni fantasiose come l’esistenza di Babbo Natale, alle domande sulla violenza e sul clima. Parleremo anche della morte. L’idea di affrontare questo tema, in particolare, è arrivata dopo che abbia constato che da anni non si vedono più i bambini ai funerali, mentre un tempo poteva essere anche un’esperienza per avvicinarsi al tema della morte. In questo caso, per aiutarci, avremo con noi Silvana Quadrino, psicoterapeuta e counselor».
Il gruppo torinese dei nonni nei mesi scorsi ha organizzato anche il “Salotto delle nonne e dei nonni”, invitando pedagogisti, formatori, scrittori, educatori e attori per parlare della figura dei nonni e di invecchiamento.
«Cerchiamo di andare incontro ad esigenze concrete – ha continuato Furioso –. Cerchiamo di aiutare chi si sente travolto dalla tecnologia, chi è preoccupato dall’arrivo di un altro nipote, chi ha difficoltà nel rapporto con la nuora o il genere o anche con i propri figli. Ma i nostri consigli vanno bene per tutti i nonni».
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