Al Nord si pedala e si cammina di più rispetto al resto d’Italia. Per gli spostamenti quotidiani meglio utilizzare la bicicletta o andare a piedi piuttosto che salire su un mezzo a motore. È quello che fa il 44% della popolazione fra i 18 e 69 anni, ma con intensità diverse. Lo dicono i dati sugli ultimi 4 anni (2016-2019) del Sistema di Sorveglianza PASSI coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e resi noti in occasione della Settimana Europea della Mobilità attiva: mobilità a zero emissioni per tutti, che si terrà fino al 22 settembre.
Un dato che invita i cittadini a fare di più e alle amministrazioni ad incentivare la mobilità dolce con percorsi sicuri e dedicati. Più mobilità attiva, meno inquinamento e vantaggi per la salute e qualità della vita. Inoltre, muovendosi in bicicletta o a piedi nei tragitti abituali, lavoro, e più in generale negli spostamenti abituali, è possibile raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): bastano 150 minuti a settimana di attività moderata (con sessioni non inferiori a 10 minuti continuativi) per avere benefici sulla salute.
Inoltre, è da sottolineare che tra il 44% di coloro che praticano la mobilità attiva, solo il 21% raggiunge i livelli di attività raccomandati dall’Oms. I parzialmente attivi sono il 22% perché gli spostamenti a piedi o in bicicletta, sono meno di 150 minuti a settimana; il restante 56% della popolazione si sposta con veicoli a motore (privati o pubblici) senza o con trascurabili tragitti a piedi o in bicicletta.
In bicicletta gli over 50 si piazzano dietro ai giovani
La bicicletta si conferma il mezzo di trasporto amato ad ogni età. Ne fa uso l’11% degli intervistati. L’utilizzo maggiore è tra i giovani tra i 18-24 anni (13.3%), ma gli over 50 li seguono a ruota. Infatti, ricorre ai pedali il 10.6% dei 50-69 anni. Tra i 35-49 anni la quota è del 10.4%, eppure i più restii si trovano nella fascia di età tra i 25-34enni (10.1%).
In generale, l’utilizzo della bicicletta è più frequente tra gli uomini, fra le persone senza difficoltà economiche e alto livello di istruzione, e tra gli stranieri. Il gradiente geografico è molto chiaro e a favore delle Regioni del Nord Italia, con picchi del 27% nella provincia di Bolzano. Chi si muove in bicicletta lo fa per quasi 4 giorni alla settimana per un totale settimanale di 144 minuti.
Nei tragitti a piedi, i senior arrivano terzi
Per una mobilità attiva l’andare a piedi è la scelta più gettonata, visto che riguarda il 41% delle persone tra i 18 e i 69 anni di età. In questo caso si parla di tragitti a piedi per andare al lavoro o a scuola o per gli spostamenti abituali. Al primo posto ci sono i giovani 18-24enni con il 51%, seguiti dalla fascia di età 25-34 anni (41.8%), i 50-69enni (40.4%), che in questo caso si piazzano terzi. All’ultimo posto i 35-49enni (37.8%). Vanno a piedi soprattutto le donne, le persone senza difficoltà economiche o più istruite e fra gli stranieri.
Anche in questo caso primeggia il Nord con percentuali che vanno oltre il 50% (Liguria 58% e provincia di Trento 52%). Fra le Regioni meridionali fa eccezione la Sardegna con il 57%. Chi si muove a piedi per gli spostamenti abituali lo fa mediamente per 4,5 giorni alla settimana per un totale settimanale di 181 minuti.
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