Il freddo si è fatto sentire nelle ultime settimane. “Burian” ha colpito duro e, a farne le spese, come spesso succede, sono stati soprattutto gli invisibili. I clochard, quelli senza fissa dimora, i senzatetto. Abbiamo molti modi per definirli. Meno, purtroppo, per aiutarli.
A inizio febbraio, ad esempio, a Milano è stato trovato morto per il freddo un 75enne. Viveva per strada, malgrado sul conto corrente avesse 100mila euro, una pensione e una casa in Calabria. Dieci giorni dopo è accaduto a Torino. Qui un 53enne è stato ritrovato privo di vita su una panchina di Corso Taranto. Non ha resistito alle temperature sotto zero. Vittime senza volto e senza nome. Invisibili nella vita, e così pure nella morte.
Un aiuto per gli ultimi grazie alla solidarietà dei milanesi
A Milano però qualcosa, seppur lentamente, si sta muovendo. Da pochi giorni ha aperto i battenti un “guardaroba pubblico”. Uno spazio pensato per le persone senza fissa dimora e, in generale, per chi si trova in una situazione di grande difficoltà, soprattutto in questi giorni di freddo. È un servizio voluto dall’Amministrazione Comunale e gestito dalla Cooperativa “Detto Fatto”. Si trova nel pressi della Stazione Centrale, in via Sammartini 71/73, all’interno di un centro socio-ricreativo comunale per anziani che, a causa della pandemia, è ormai chiuso da mesi.
Tutte le mattine dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, chi avrà bisogno può recarsi nel centro, per prendere indumenti puliti e caldi, e per poter chiedere aiuto. Qui infatti, il personale della cooperativa ha organizzato per tipologia, taglia e genere tutti i vestiti che sono stati donati dalle persone. Sono tanti i milanesi che, infatti, hanno voglia di aiutare, uno spirito di solidarietà tramite donazioni che è aumentato da quando c’è la pandemia.
L’apertura di questo nuovo spazio vuole rappresentare anche un gesto di speranza, un modo per avvicinare le persone fragili alla cooperativa. “Detto Fatto” è molto impegnata nel sociale: gestisce anche la pulizia delle docce pubbliche e si occupa di servizi come il reinserimento lavorativo. Un braccio teso verso chi ha più bisogno.
© Riproduzione riservata