Tempi difficili, questi, per i pellegrinaggi. Una profonda crisi ha finito con il colpire anche questa pratica collettiva e individuale di fede. E la causa è sempre la stessa: il Covid. Le norme – giuste – sul distanziamento sociale, volte ad evitare gli assembramenti, hanno piegato alla fine il settore dei viaggi a scopo religioso.
Ma così come il lavoro ha raggiunto le persone nelle loro case grazie alla tecnologia e allo smart working, ecco allora che persino i luoghi del pellegrinaggio possono raggiungere i fedeli alla stessa maniera.
L’e-pellegrinaggio di Lourdes, quando la tecnologia aiuta la fede
Proprio per questo, giovedì 16 luglio, parte il programma “Lourdes United”, una diretta online lunga quindici ore per dare a tutti la possibilità di visitare la grotta di Massabielle. In modo virtuale ovviamente.
La pandemia infatti ha impedito, quest’estate, i pellegrinaggi che portavano migliaia e migliaia di fedeli in questo luogo sacro. Si è quindi deciso di preparare e realizzare un evento in streaming. Un modo per mantenere i riflettori accesi sul santuario, cercando di contrastare così la pesante crisi economica che lo ha colpito negli ultimi mesi. Il primo “e-pellegrinaggio mondiale” non andrà in scena un giorno qualsiasi.
Il 16 luglio, infatti, ricorre l’anniversario della diciottesima e ultima apparizione dell’Immacolata a Bernadette Soubirous, avvenuta il 16 luglio 1858. Per l’occasione si è pensato in grande: quindici ore di diretta in cinque lingue (inglese, francese, spagnolo, italiano e portoghese) . Sarà possibile seguirle attraverso il sito, sui social dedicati e in diretta televisiva su alcuni media cattolici (Tv2000 in Italia).
L’e-pellegrinaggio, un dietro le quinte della fede a Lourdes
Ma cosa succederà in questo lungo evento live? Gli spettatori verranno accompagnati dietro le quinte del santuario, verrà loro spiegata la missione di questo luogo sacro. Ci saranno reportage, video d’archivio, musica dal vivo in un pellegrinaggio virtuale. Tutto ciò perché, a causa delle normative sanitarie anti Covid-19, nella grotta sarebbero potuti accedere un numero molto limitato di fedeli, nulla a che vedere rispetto ai grandi numeri realizzati negli scorsi anni.
Si tratta di cifre importanti. Basti pensare che in condizioni di normalità sono quasi 100mila i volontari impegnati, ogni anno, ad accogliere circa 3 milioni di pellegrini e visitatori, provenienti da ogni parte del mondo. Tra essi, più di 50mila sono malati e disabili. Numeri che non possono più essere replicati dal vivo, ma che non hanno più limiti in rete. Ecco allora, lo scopo di “Lourdes United”: riunire tutti coloro che, da ogni angolo del mondo, pensano a Lourdes come a un luogo di fede, impegno e speranza.
Gli effetti della pandemia sul santuario
Dopo due mesi di chiusura, il 16 maggio il santuario francese ha riaperto. Ma la maggior parte dei pellegrini non è arrivata, quasi tutti gli eventi sono stati annullati, l’atmosfera è desolante. La perdita in termini di introiti, fanno sapere i gestori, ammonta a circa 8 milioni di euro. In città i negozi sono chiusi, alcuni aprono solo nel fine settimana, solo il 10% delle 200 strutture alberghiere è in funzione. È per questo che l’evento online, servirà anche a raccogliere fondi. Perché se il santuario è fermo, la città e i lavoratori di Lourdes soffrono per tale situazione.
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