Il Kongtong, una delle principali forme dell’arte marziale cinese, ha la sua culla nella città di Pingliang, nella provincia nord-occidentale di Gansu. I primi documenti che ne parlano risalgono ad un periodo compreso tra il 475 e il 221 a.C., anni bui in cui in Cina regnava l’anarchia e i diversi Stati lottavano fra loro.
Perché il Kongtong è diverso dalle altre arti marziali cinesi
L’obiettivo principale del Kongtong – come quello di molte altra arti marziali – è migliorare la forma fisica e aumentare l’energia interiore di chi lo pratica. Eppure possiede una caratteristica che lo rende unico: i suoi membri non usano armi tradizionali, come spade, sciabole e bastoni.
In questa disciplina infatti qualsiasi oggetto, anche di uso comune, può essere utilizzato allo scopo di ferire e mettere fuori combattimento l’avversario. Questo perché in tal modo le armi sono facilmente occultabili e possono così essere utilizzate durante il combattimento, prendendo il nemico alla sprovvista. Un espediente molto utile in battaglia.
La passione di un’anziana coppia di coniugi
Oggi Yue Qizhong e Zhang Weiying, rispettivamente marito e moglie, praticano in modo regolare questa arte marziale nel parco di Pingliang. Per fortuna, però, non ci sono invasori da combattere. Solo una grande passione comune.
Non è raro vedere Yue Qizhong al tramonto stringere in mano una lunga pipa di rame, mentre sua moglie Zhang Weiying lo minaccia con una frusta. Le due “armi” si scontrarono e si separarono alla velocità della luce. I movimenti dei due sono ancora rapidissimi, nonostante l’età.
Un’unione all’ombra della tradizione
Sposata da 63 anni, la coppia pratica arti marziali da più di mezzo secolo. Yue ha iniziato ad allenarsi nel 1962 all’età di 28 anni e Zhang a 25, sotto la guida dello stesso maestro. Si sono così conosciuti e innamorati. Una unione cementata anche dalla profonda passione per questa antica arte.
«Il Kongtong è famoso per le sue armi fantastiche – ha raccontato Yue -. Rispetto alle lame e ai bastoni che le persone usano generalmente in combattimento, gli artisti marziali di Pingliang hanno sviluppato un arsenale unico, tra cui fruste, pipe e ventagli di ferro». Zhang ammette che inizialmente, l’allenamento è stato duro e faticoso: «Ma una volta che hai costruito le basi fisiche del tuo corpo, le mosse e i trucchi sono molto più facili da imparare in seguito», ha assicurato in un’intervista al China Daily.
Una palestra in casa per non rinunciare al Kongtong
Il Kongtong è diventato nel tempo una parte indispensabile nella vita di questa coppia, che con il cattivo tempo si esercita in casa. All’ingresso della sala dove si allenano, si scorgono dozzine di armi appoggiate al muro. Mentre le medaglie e le coppe sui mobili testimoniano la loro bravura e il loro impegno. «Grazie alla passione di una vita, abbiamo viaggiato e incontrato persone fantastiche. Sono stati bei momenti da ricordare insieme», racconta Yue. «Soprattutto – conclude -, l’esercizio fisico ci dà un corpo sano e un atteggiamento positivo verso la vita. Questo è davvero impagabile».
Trasmettere l’eredità del passato
Negli ultimi anni la coppia si è concentrata sulla promozione e la ricerca storica dell’arte marziale Kongtong. Nel 2014 hanno istituito un corso di formazione per impartire lezioni gratuite ai giovani.
Oltre 200 appassionati di età compresa tra i 15 e i 30 anni si sono subito iscritti e la notizia ha avuto grande risalto nei Social Media. Yue e Zhang hanno anche istituito un gruppo di ricerca e organizzano regolarmente seminari per trasmettere l’eredità di questa antica arte. «Il Kongtong ha una storia di oltre 2.000 anni, ma purtroppo alcune parti sono già andate perse. In questo momento è nostro dovere preservarlo e consegnarlo alla prossima generazione», ha affermato Yue.
A scuola per mantenere viva la memoria
In un limpido giorno di ottobre, Li Jiaru, un ragazzo dodicenne di Pingliang, dà una dimostrazione delle arti marziali Kongtong, agitando in aria rapidissimo un bastone. Ottiene così l’applauso entusiasta dei suoi insegnanti e dei compagni. Dietro di lui, nel cortile della scuola, 126 alunni sono in fila con in mano ventagli, fruste e lame. Si stanno tutti preparando per la prossima esibizione. Se i giovani alunni mostrano tanto interesse verso una tradizione così antica, il merito è sicuramente anche di Yue e Zhang. E del loro amore per questa antica arte marziale.
(Foto di apertura: Fotogramma tratto da New China Tv)
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