C’erano una volta le città ideali dei filosofi come Platone e degli umanisti come Tommaso Campanella. Insediamenti urbani utopici, la cui progettazione rispondeva a criteri filosofici, scientifici e razionali, difficilmente realizzabili. Tutte queste soluzioni avevano un comune denominatore: realizzare una convivenza basata sull’ideale di una società giusta e felice. Oggi, l’impegno a costruire politiche solidali, inclusive ed attente, nel rispetto della persona e delle sue esigenze, parla un’altra lingua ma il sogno resta lo stesso. È il caso di Guarcino.
I protagonisti del progetto Guarcino 2025
Il progetto Guarcino 2025 è un esempio virtuoso, grazie al quale il primo borgo a misura di anziano diventa realtà. In questo piccolo Comune di 1.300 abitanti, in provincia di Frosinone, entro 5 anni, si trasferiranno 200 coppie di pensionati tra i 65 e i 75 anni. Alloggeranno in residenze diffuse in regime di cohousing e a loro si affiancheranno 80 studenti universitari tra i 18 e i 26 anni e 20 imprenditori e artigiani tra i 30 e i 55 anni.
Come è nato il progetto
Partendo da una semplice idea, Alessandro Boccanelli, presidente della SICG – la Società Italiana di Cardiologia Geriatrica -, ha attivato un comitato composto da medici, architetti e imprenditori. L’intento è quello di dar vita ad un nuovo modello di socialità abitativa, fondato su salute e benessere. Il 63enne esperto in geriatria ha spiegato così la sua iniziativa alla stampa: «L’idea è quella di creare una sorta di alleanza “intergenerazionale” attraverso il cohousing e la nascita di nuove opportunità di lavoro. Un luogo dove i giovani possano sviluppare attività artigianali e turistiche. E gli anziani vivere in un ambiente salubre con servizi in comune e un’assistenza continua». Il piccolo Comune vuole essere un laboratorio sociale, con l’ambizione di dar vita ad un modello esportabile in tutti i piccoli centri ad alta densità di over 65.
I vantaggi di un’alleanza intergenerazionale
Sono diversi i vantaggi concreti che possono derivare da questa soluzione abitativa. Anzitutto, l’attuazione del modello cohousing che permette agli anziani di mantenere la propria intimità e indipendenza, condividendo con gli altri spazi e servizi comuni. In questo senso, peraltro, cominciano ad essere numerose le iniziative nel nostro Paese.
Ma i senior non saranno gli unici a beneficiare di questo progetto. Ai giovani, infatti, sarà offerta la possibilità di impiantare nuove attività legate al tema della sostenibilità ambientale e allo sviluppo di App per il territorio. Sulla base di un modello di convivenza intergenerazionale, giovani e anziani di Guarcino trarranno così reciproci vantaggi dalla convivenza: i primi per le opportunità lavorative, i secondi per la possibilità di vivere in un ambiente salutare e sicuro. D’altronde, come sostiene lo stesso Boccanelli, numerose ricerche dimostrano che vivere tra il verde e la natura migliora e allunga la vita. Ed è certo che la vicinanza tra le generazioni aumenti il senso di sicurezza, promuova la reciprocità e lo scambio.
Primi passi
Per attuare il progetto, anzitutto è stato valorizzato il patrimonio urbanistico del piccolo centro. Un modo per garantire, nell’applicazione del cohousing, abitazioni adeguate e servizi centralizzati. Senza tralasciare la presenza continua di assistenza infermieristica e il controllo da remoto mediante l’impiego della telemedicina. Per creare nuove opportunità di lavoro, invece, si è pensato di ricorrere ad un turismo slow, favorendo la bicicletta e il trekking sui sentieri, grazie alla vicinanza con il Cammino di San Benedetto.
Restituire identità ai borghi spopolati
Un’ultima considerazione. Da tempo si assiste ad una rinascita di interesse verso piccoli borghi. Molti di questi hanno vissuto, lo scorso secolo, un vero e proprio spopolamento. Ci si è spostati in aree più densamente abitate dove maggiori sono le possibilità di trovare lavoro. I pochi anziani rimasti fanno fatica ad affrontare i problemi legati all’isolamento. Il progetto Guarcino 2025 dimostra come sia possibile rivitalizzare questi territori, introducendo il concetto di solidarietà e sostenibilità. In questo modo sarà possibile restituire a questi luoghi il loro maggior valore: il senso di comunità.
(Foto apertura: Giambattista Lazazzera/Shutterstock.com)
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