Ti trasferiresti con la famiglia in una remota città degli Stati Uniti potendo contare sull’aiuto di nonni baby sitter? Se hai risposto “sì”, allora fai parte di un nutrito gruppo di persone a giudicare dal numero di richieste giunte all’amministrazione di Greensburg. Che ha fatto un’insolita proposta.
Secondo Senior Italia FederAnziani, sono 12 milioni i nonni italiani che sostengono le famiglie dei figli per l’acquisto di vestiti, giochi o libri, per la retta della scuola o le varie attività dei nipoti. Ma l’aiuto principale consiste nell’accudire questi ultimi facendo loro da baby sitter in assenza dei genitori (46,2% degli intervistati), nell’accompagnarli alle diverse attività (43,3%), nell’andare insieme in un luogo di divertimento (9,4%) e nel portarli con sé durante le vacanze (7,9%).
Il riconoscimento di un ruolo sociale
In una società caratterizzata dal calo delle nascite e dall’invecchiamento demografico i nonni svolgono un ruolo sempre più attivo all’interno delle dinamiche familiari. Impegnati in una sorta di “welfare fai da te” che supplisce alla carenza di strumenti di sostegno pubblici adeguati. Come del resto dimostrano gli ultimi dati Inps relativi all’erogazione del bonus babysitter. Nonni, dunque, sempre più preziosi e insostituibili, e non solo in Italia.
Una comunità in cerca di nuove famiglie
Lo sa bene, infatti, anche l’amministrazione di Greensburg, piccola cittadina dello stato dell’Indiana (USA) che ha appena varato una serie di incentivi volti ad attrarre nuovi cittadini. Il pacchetto completo è disponibile su MakeMyMove, una piattaforma online che collega i lavoratori in smart working – non legati ad una specifica sede di lavoro e liberi di muoversi – agli incentivi offerti dalle comunità di tutto il Paese. Tra i numerosi benefit proposti, oltre ad una sovvenzione in denaro, è inclusa una clausola originale e decisamente molto allettante.
Nonni su richiesta
Questo piccolo centro rurale di 12mila abitanti sta infatti suscitando un interesse inaspettato in centinaia di famiglie americane, pronte a traslocare quanto prima. Solo due settimane dopo il lancio dell’iniziativa, infatti, sono state presentate migliaia di domande. A spingere le richieste è soprattutto la singolare offerta fatta dall’amministrazione cittadina, denominata Grandparents on demand (Nonni a richiesta). Nella pratica, alcune coppie di residenti anziani si propongono per prendersi cura dei figli dei lavoratori che intendono trasferirsi in città, accudendoli come veri e propri nonni.
Quando l’offerta “non ha prezzo”
Due tra questi volontari, Tami e suo marito Dan Wenning, si dichiarano entusiasti del progetto. Entrambi già nonni, si offrono come babysitter, felici di passare ore con i più piccoli, assicurando la loro presenza in classe nella Giornata della Festa dei Nonni. E, come si legge su MakeMyMove, nella pagina della città, “Chiunque si sposti con i bambini sa che questo non ha prezzo”. La cittadina statunitense offrirà il servizio gratuitamente per i prossimi 12 mesi. In questo modo, le famiglie che si trasferiranno potranno contare sulla presenza di un nonno – o di una nonna -, con grande beneficio per adulti e piccini.
Una comunità solidale e intergenerazionale
L’obiettivo degli aiuti è trovare nuove risorse per ripopolare il centro cittadino. Infatti, la diffusione dello smart working per effetto dell’epidemia, ha spinto molti lavoratori a trasferirsi in campagna. Ma è anche un modo per creare una comunità resiliente e coesa, centrata su una rete sociale a base intergenerazionale, favorita dagli incontri tra le giovani coppie in arrivo e gli anziani residenti. L’obiettivo è costruire una rete di accoglienza solidale ed affidabile, destinata a durare nel tempo. “Nonni su richiesta” ha ricevuto più di 1.000 domande in due settimane e entro dicembre la comunità riceverà le prime cinque famiglie, beneficiarie degli aiuti. E a Natale, sotto l’albero, i nuovi piccoli cittadini di Greensburg troveranno una sorpresa in più.
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