Chiunque abbia mai assistito ad un raduno di Alpini o ne conosca qualcuno personalmente sa che la musica è un pezzo importante del corpo delle truppe da montagna. I canti degli Alpini, infatti, sono divenuti tanto famosi da essere conosciuti anche da chi non si è mai avvicinato a questo mondo.
Stefano Bozzini, il Gianni Morandi degli Alpini
Stefano Bozzini, classe 1939, di questi canti se ne intende. Tanto che nei raduni delle penne nere lo chiamano il “Gianni Morandi degli Alpini” fedelmente accompagnato dalla sua fisarmonica. Ha imparato a suonarla da autodidatta e da quel momento la musica è sempre stata una fedele compagna. Come lo è la moglie Carla con cui è sposato da 47 anni. “Ai raduni degli alpini, in giro per l’Italia, mi chiedono sempre di suonare e io non mi tiro indietro”, ha raccontato Bozzini al quotidiano di Piacenza Libertà. “Persino quando mi sono sposato, tutti mi chiedevano di suonare. Poi ho visto Carla ballare insieme agli altri e ho fatto finta di essermi fatto male a una mano, perché volevo ballare solo io con lei”.
Un matrimonio duraturo
Il matrimonio di Stefano e Carla è una di quelle perle rare di altri tempi. I due, insieme, hanno avuto una vita felice e hanno saputo superare momenti tragici come la perdita di uno dei tre figli. Un lutto doloroso che ha spinto Stefano a liberarsi di tutti i suoi strumenti, smettendo di suonare. Fino al giorno in cui non gli hanno regalato una nuova fisarmonica e il richiamo della musica è tornato a farsi sentire. Da quel momento suona alle feste degli amici, alle sagre paesane, nelle case di riposo per gli anziani. Persino fuori dall’ospedale. Come ha fatto domenica mattina.
Una serenata per la moglie
Seduto sotto la finestra dell’ospedale, l’alpino ha trovato il modo di stare vicino alla moglie, ricoverata all’Ospedale di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. A causa delle regole anti-Covid, infatti, non può farle visita e una semplice videochiamata non era abbastanza. Così, con uno sgabello e la fisarmonica che lo accompagna da anni, ha iniziato a suonare le musiche che piacciono a Carla, come fossero una serenata. “C’era il sole e avrei suonato ancora, per tutto il giorno”, racconta al quotidiano piacentino.
Dopo un’ora ha concluso il suo piccolo concerto privato tra gli applausi di infermieri, operatori e degenti e ha mandato un bacio a Carla che lo guardava dalla finestra d’ospedale. Qualcuno ha registrato la sua performance e ha messo il video sui social. Una clip che ben presto è diventata virale grazie al messaggio positivo che porta in questi tempi duri.
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