José Prieto Cerrudo e Guadalupe Matas Hernandez hanno entrambi 88 anni. Purtroppo, di questi tempi, appartengono ad una fascia d’età per la quale il Coronavirus in Spagna ha un tasso di letalità pari al 22,2%. Eppure, insieme, l’hanno sconfitto.
José e Guadalupe si sono conosciuti 70 anni fa, mentre andavano ad una fiesta nella località di Valdelageve, vicino Salamanca. Lui voleva guadagnare qualche soldo suonando il clarinetto. Lei invece era lì con una sua amica.
Si sono sposati nel 1955, dopo che lei, come si usava dire allora “era andata a servizio” presso una ricca famiglia di Madrid.
Ma anche José non è stato da meno e ha vissuto per il lavoro e la famiglia.
Una famiglia molto numerosa, visto che, nell’attesa del sospirato maschio, sono nate ben 7 figlie femmine. Solo un grave ictus di José nel 2012 sembra aver interrotto per un attimo un’esistenza tutto sommato tranquilla.
Ma il 4 marzo scorso José inizia ad avere la tosse. Lì per lì non si preoccupa. Anche perché quattro giorni dopo, a casa, si festeggerà l’anniversario di matrimonio. Una bella festa con figlie e nipoti.
Tuttavia, continua a stare male e ad avere la febbre, nonostante gli antibiotici. Alla fine non resta che il ricovero in ospedale, dove viene trovato positivo al Covid-19. Nel frattempo, anche Guadalupe, che si è trasferita a casa di una figlia per non rimanere sola, inizia a manifestare gli stessi sintomi.
L’anziana coppia si ritrova nello stesso ospedale, la Croce Rossa di Madrid, ma su due piani diversi. Dopo 65 anni di matrimonio però è quasi impossibile rimanere separati. E così, pur avendo la malattia un decorso differente – più aggravato per José per via dell’ictus – chiedono insistentemente di trascorrere il ricovero nella stessa stanza. «Sentivano molto la mancanza, non riuscivano a stare lontani l’una dall’altro», racconta alla stampa Rosi, una delle loro figlie.
«Sono matrimoni che durano tutta una vita. Sapere che l’altro sta male e non poterlo vedere, è la vera sofferenza. Guadalupe era pronta per essere dimessa, ma ha rifiutato di tornare a casa senza suo marito», ha dichiarato ai giornali il loro medico curante, Jesus Lacasa.
Finalmente lo scorso 30 marzo hanno potuto fare ritorno a casa insieme e riprendere la loro esistenza di sempre.
Secondo i medici del reparto geriatrico dell’Ospedale di Madrid, dove i due sono stati ricoverati, le persone anziane che contraggono la malattia hanno una ripresa più rapida se trovano accanto a sé il partner e la famiglia.
José e Guadalupe sono sicuramente fragili a causa dell’età, ma hanno visto la guerra, sofferto la fame e attraversato molti lutti. La loro resta un generazione forte. Sono come magnolie d’acciaio.
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