Uno studio del Luxembourg Institute of Healt (LIH) ha evidenziato in diversi Paesi europei la presenza di lacune critiche per gli anziani nelle linee guida nazionali per la cura del cancro.
Nonostante un amento di casi di cancro tra gli anziani, le linee guida specifiche per questo gruppo demografico sono poco sviluppate, incoerenti e dipendono molto da fattori geografici e specifici della malattia. A lanciare l’allarme è un recentissimo studio condotto dal Luxembourgh Institute of Healt (LIH). L’indagine ha analizzato 187 linee guida per la cura del cancro di 31 giurisdizioni europee, coprendo cinque dei tumori più comuni: mammella, prostata, colon-retto, polmone e vescica urinaria. Risultato: gli anziani sono sottorappresentati.
Gli anziani sono la maggioranza dei malati di cancro, eppure…
“Gli anziani costituiscono la maggior parte dei malati di cancro, ma molte delle politiche intese a guidare la loro cura non sono attrezzate per questo”, ha detto la dottoressa India Pinker, ricercatrice post-dottorato presso l’Istituto di salute del Lussemburgo (LIH), all’interno dell’unità di ricerca Invecchiamento, cancro e disparità (ACADI) del Dipartimento di salute di precisione (DoPH) sotto la supervisione della dottoressa Sophie Pilleron. “Il nostro studio mostra che mancano raccomandazioni dedicate e basate sull’evidenza per gli anziani, il che rappresenta il rischio che i bisogni di questo gruppo complesso ed eterogeneo rimangano insoddisfatti”.
Il lavoro, condotto in collaborazione con la Società Internazionale di Oncologia Geriatrica (SIOG), sottolinea l’urgente necessità di rafforzare il sostegno alle popolazioni anziane nelle linee guida sul cancro e di migliorare la guida e il supporto per l’oncologia geriatrica in un contesto di invecchiamento della popolazione.
Si salvano solo Francia, Germania e Svezia
I risultati della ricerca indicano che Paesi come Francia, Germania e Svezia stanno facendo passi da gigante con le raccomandazioni specifiche per età. Altri, invece, in particolare nell’Europa orientale, sono in ritardo a causa di vincoli che ostacolano l’aggiornamento o la creazione di linee guida nazionali.
Concentrandosi sui dati nazionali per i cinque tumori esaminati, al momento dell’analisi, il Lussemburgo dal canto suo aveva pubblicato linee guida nazionali per il trattamento di due tumori, vale a dire il cancro del colon-retto e del polmone, che includevano raccomandazioni specifiche per gli anziani all’interno delle linee guida per la cura del cancro del colon-retto.
Mancano studi sul cancro che coinvolgano pazienti anziani
C’è però un altro problema. Molte delle linee guida esistenti non riescono ad affrontare le complessità dell’oncologia geriatrica, spesso a causa della mancanza di dati di studi clinici che coinvolgono pazienti anziani. La revisione indica diverse cause alla base di queste carenze: inclusione limitata degli anziani negli studi clinici randomizzati, adozione più lenta di nuovi trattamenti nei paesi meno ricchi e mancanza di comunicazione tra oncologi e specialisti geriatrici per guidare la cura del cancro.
Queste sfide, combinate con l’invecchiamento della popolazione, evidenziano una crescente preoccupazione per la salute pubblica che le strategie europee in materia di cancro devono affrontare con urgenza. La ricerca del LIH sostiene anche una più ampia adozione di strumenti come la valutazione geriatrica completa insieme a interventi personalizzati per adattare le decisioni terapeutiche, che non dovrebbero essere basate solo sull’età cronologica. Inoltre, raccomanda di rafforzare la collaborazione tra oncologi e geriatri per sviluppare linee guida inclusive e attuabili sia a livello nazionale che internazionale.
Cure oncologiche e invecchiamento: LIH indica politiche più inclusive
Lo studio condotto dal LIH – con le sue prove evidenti e l’ampia portata europea – fornisce una tabella di marcia fondamentale per i futuri miglioramenti delle politiche. “La cura del cancro – ha osservato India Pinker – deve evolversi per riflettere le realtà delle nostre società che invecchiano. Ci auguriamo che questo lavoro evidenzi l’importanza di generare e utilizzare prove e competenze geriatriche nella definizione delle linee guida nazionali per la cura del cancro. Queste misure contribuiranno a ridurre le disparità legate all’età negli esiti del cancro e a garantire che l’assistenza sia in grado di rispondere efficacemente alle realtà demografiche”.
L’articolo completo è stato pubblicato sull’ESMO Open Journal con il titolo Rappresentazione dell’oncologia geriatrica nelle linee guida per la cura del cancro in Europa: una revisione dello scoping da parte della Società Internazionale di Oncologia Geriatrica (SIOG).
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