Continua l’omaggio dei fedeli alla tomba di Papa Francesco a Santa Maria Maggiore. I funerali hanno decretato l’inizio del periodo di lutto che durerà nove giorni. La data di inizio del Conclave potrebbe essere il 5 maggio, ma saranno oggi i cardinali, in una nuova congregazione generale in Vaticano, a decidere.
Potrebbe essere il 5 maggio la data d’inizio del Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco. Oggi, mentre la folla di fedeli continua a portare il suo saluto alla tomba del Pontefice presso Santa Maria Maggiore, i cardinali si incontrano in Vaticano per decidere. In base alle norme vigenti, l’elezione deve avvenire entro 20 giorni dalla morte del Pontefice, stabilendo così il 10 maggio come termine ultimo e il 5 maggio come prima data possibile. La decisione relativa alla data d’ingresso dei cardinali nella Cappella Sistina potrebbe essere presa già oggi.
Oltre la data, un Conclave dalla durata incerta
La durata del Conclave rimane incerta. Sebbene alcuni prevedano una conclusione rapida, la partecipazione di 135 cardinali elettori, molti dei quali non si conoscono reciprocamente, potrebbe prolungare il processo rispetto ai Conclavi precedenti. Il quorum richiesto per l’elezione è attualmente fissato a 90 voti, ma la soglia potrebbe variare in caso di assenze. Incerto ovviamente resta anche il risultato finale tra i possibili candidati al Papato.
È 72 anni l’età media dei ‘papabili’
Il successore di Papa Francesco sarà scelto tra i 135 cardinali con meno di 80 anni che partecipano al Conclave: età media 72 anni, con oltre la metà dei papabili che ha superato i 70. Età elevata per il fardello che toccherà al Pontefice in un’epoca sempre più complessa? “Il concetto di anzianità è molto cambiato, persino i geriatri hanno modificato i parametri. Una persona non è più ‘anziana’ a 65 anni, ma a 75. A 72 anni, quindi, si tratta di un adulto in attività”. Ha detto all’Adnkronos Salute Giorgio Sesti, past president della Società italiana di medicina interna (Simi) e docente della disciplina all’università Sapienza di Roma.
Un invecchiamento sano è compatibile con la carica di Pontefice
“Parliamo quindi – continua – di persone in forma specie se, come nel caso specifico dei cardinali, hanno attività importanti, spesso diocesi impegnative, sono molto attivi dal punto di vista intellettivo, culturale e fanno anche di attività fisica, si muovono molto. Ovviamente dopo i 75 anni possono più facilmente comparire gli acciacchi, le malattie. Ma anche in questo caso esiste un ‘invecchiamento sano’ più che compatibile con incarichi così delicati, importanti e stressanti come può essere avere l’investitura papale”, ha detto Sesti che – abbandonando il ruolo del medico per vestire quello del fedele – evidenzia: “Da credente penso ci sia sempre lo Spirito santo che sostiene queste decisioni perché la scelta si orienti su persone che possano avere una capacità di affrontare una vita particolarmente complicata e movimentata”.
Scienza e Conclave: età biologica, un fattore chiave per la scelta
Sul piano scientifico, invece, “oggi sappiamo con certezza che l’età anagrafica non coincide necessariamente con quella biologica”, ha rimarcato il medico internista. Abbiamo dei test basati su “parametri di routine, esami del sangue, elementi di anamnesi che determinano un ‘punteggio’ e consentono di valutare l’età biologica che è diversa da quella anagrafica. E non sbaglia. Ad esempio, nei nostri studi all’ospedale Sant’Andrea di Roma sugli anziani ricoverati, abbiamo visto che i pazienti che hanno più complicanze, che sono più a lungo ricoverati o che, purtroppo, hanno un decesso durante il ricovero sono quelli con un’età biologica maggiore dell’età anagrafica. Invece quelli che stanno poco in ospedale e recuperano bene anche da gravi patologie sono quelli che hanno un’età biologica inferiore a quella anagrafica. Quindi, anche per i papabili, bisognerebbe considerare più l’età biologica che quella anagrafica dei candidati”.
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