Non ci saranno solo tiratori scelti. Sabato 26 aprile per i funerali di Papa Francesco sono previsti anche bazooka anti drone. Dichiarata zona rossa tutta l’area che circonda Piazza San Pietro. Quali sono le misure di sicurezza che la Capitale si appresta a mettere in campo per l’ultimo saluto al Pontefice.
Roma si prepara per l’ultimo saluto a Papa Francesco, un’accoglienza straordinaria destinata ad oltre duecentomila persone e molte delegazioni straniere. La camera ardente resterà aperta al pubblico tre giorni, fino a venerdì 25 aprile alle 19.00. Poi, alle 20.00, la cerimonia di chiusura del feretro. Imponenti le misure di sicurezza previste per i funerali di Papa Francesco. Per l’occasione sono stati smobilitati moltissimi uomini e messe in campo tecnologie di monitoraggio e dissuasione per eventuali attacchi.
In arrivo 17o delegazioni straniere, no fly zone su tutta Roma
La Capitale si sta preparando ad un evento di estrema delicatezza, forse il più complesso degli ultimi anni. A Piazza San Pietro i funerali di papa Francesco, sabato 26 aprile, saranno protetti da un enorme sistema di sicurezza tecnologica e militare. Il piano prevede anche uno scudo aereo – già attivo -, intercettori dell’Aeronautica militare in pre-allerta e una no fly zone su tutta la città. Dopo tutto sono attese 170 delegazioni ufficiali, tra cui quelle di Donald Trump, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il premier britannico Keir Starmer e il principe William.
Tutta l’area inclusa tra piazza Risorgimento, Porta Angelica, via delle Mura Vaticane e via della Conciliazione è stata quindi dichiarata ‘zona rossa’. Sono stati previsti, inoltre, sofisticati sistemi di jamming. Questi ultimi possono disturbare le comunicazioni a rischio e impedire il controllo remoto di droni ostili. La città, insomma, è teatro di una sperimentazione su vasta scala di una inedita sinergia tra difesa militare e tecnologia cibernetica avanzata. Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cnosp) ha coinvolto oltre 2.000 agenti delle forze dell’ordine al giorno, supportati da più di 400 vigili urbani. Tutto il sistema resterà attivo fino al conclave, previsto dal 5 maggio.
Funerali di Papa Francesco, bazooka anti-drone tra le misure di sicurezza
Non solo tiratori scelti sui palazzi che circondano l’area di piazza San Pietro. Sono previsti anche bazooka anti-drone Rcd pronti a neutralizzare ogni minaccia nei cieli e a garantire la sicurezza in occasione dei funerali. Si tratta di una sorta di dissuasori che, in caso di avvistamento di droni non autorizzati, riescono a inibire le onde radio guidandoli fino a farli atterrare.
Gualtieri: ‘Sicurezza? Impegno per tutti, grande sfida ma fiducioso’
Anche il primo cittadino della Capitale, Roberto Gualtieri, è cosciente dell’impegno sulle misure per la sicurezza per la gestione dei funerali di Papa Francesco e per l’afflusso di fedeli. “Sarà un grande impegno per tutti – ha detto a ‘SkyTg24’ -; ci sono grande coordinamento e collaborazione tra tutti i livelli istituzionali come è doveroso che sia. In questo momento c’è solo l’impegno perché vada tutto per il meglio, sarà una grande sfida e ci sarà un combinato tra la quantità – immaginiamo molto significativa – di persone e la presenza di personalità internazionali con i sistemi di protezione e sicurezza inevitabilmente importanti”.
“Questi due elementi renderanno complessa la gestione ma c’è una grande professionalità da parte di tutti”, continua Gualtieri ricordando che si tratta di un “dispositivo rispetto al quale l’Italia e la nostra città hanno già mostrato in passato un grande livello di professionalità”. “Sono assolutamente fiducioso che tutti daranno il massimo e si cercherà di gestire questo evento al meglio”, ha concluso.
(Foto apertura: Bumble Dee / Shutterstock.com)
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