Turismo di Pasqua: la spesa media sale a 438 euro, per un giro d’affari da 4,9 miliardi. Il presidente di Federalberghi Bocca: “Segnale di ottimismo per l’estate”
Un calendario favorevole spinge gli italiani a partire
Saranno 11,3 milioni gli italiani che sceglieranno di mettersi in viaggio in occasione della Pasqua 2025. Il dato emerge da un’indagine realizzata da Tecnè per Federalberghi, che evidenzia come circa 2,7 milioni di persone approfitteranno della favorevole sequenza di festività – con il 25 aprile e il 1° maggio molto vicini alla Pasqua – per prolungare il soggiorno fino ad almeno sei giorni.
Il momento clou delle partenze sarà il Venerdì Santo, con circa cinque milioni di viaggiatori pronti a mettersi in movimento.
Spesa media in crescita, ma pesa l’inflazione
Secondo l’indagine, la spesa media pro capite per queste vacanze sarà di 438 euro, un dato che comprende trasporti, pernottamenti, pasti e attività di svago.
Il giro d’affari complessivo raggiungerà i 4,9 miliardi di euro, un segnale evidente della ripresa del settore. Tuttavia, nonostante il ritorno alla voglia di viaggiare, il caro vita continua a pesare: il 41,6% dei vacanzieri ha ammesso di aver dovuto ridurre il budget destinato alla vacanza proprio a causa dell’aumento dei prezzi.
Turismo di Pasqua: l’Italia resta la meta preferita
L’88% dei viaggiatori resterà all’interno dei confini nazionali. Le destinazioni più gettonate saranno località di mare, montagna, città d’arte, ma anche laghi e centri termali. Solo il 12% sceglierà una meta internazionale, con una netta preferenza per le grandi capitali europee, seguite dalle città extraeuropee, dalle crociere e dalle località balneari estere.
Dove si dorme e come ci si sposta
La soluzione d’alloggio più comune sarà la casa di parenti o amici, scelta dal 42,4% degli intervistati. Seguono hotel e villaggi turistici (15,6%), bed & breakfast (14,4%) e case di proprietà (7,7%). Quanto ai mezzi di trasporto, l’auto privata resta il mezzo preferito per tre viaggiatori su quattro. Più contenute le percentuali di chi sceglierà l’aereo (17,4%) o il treno (3%).
Vacanze più lunghe rispetto al 2024
Complice un calendario particolarmente favorevole, la durata media delle vacanze pasquali sarà di 4,7 giorni, in crescita rispetto all’anno precedente. Un numero consistente di italiani – 2,7 milioni – ha pianificato soggiorni di almeno sei giorni, sfruttando i ponti festivi per allungare la permanenza fuori casa.
Attività preferite e motivazioni della partenza
Chi andrà in vacanza a Pasqua punta soprattutto a rilassarsi e a godersi delle giornate all’aria aperta. Le attività turistiche più praticate saranno passeggiate, eventi enogastronomici, momenti di relax e, in misura minore, anche attività sportive.
Tra i motivi che guidano la scelta della meta ci sono la bellezza dei luoghi (38,3%), il desiderio di raggiungere la famiglia (37,3%), la facilità di raggiungimento (35,4%) e le motivazioni religiose (20,1%).
Il commento di Federalberghi: “Segnali incoraggianti per l’estate”
Per Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, questi dati rappresentano un test importante in vista dell’alta stagione. “Le scelte degli italiani per le festività pasquali rappresentano un banco di prova cruciale per il nostro settore, in vista della stagione estiva che sta per iniziare”, ha dichiarato.
E ha aggiunto: “È interessante notare come la puntualità nelle prenotazioni sia tornata a crescere, dopo il rallentamento causato dalla pandemia. Questo trend positivo è un segnale di ottimismo per l’intero comparto”. Bocca ha poi sottolineato come, nonostante la pressione dell’inflazione, i segnali siano incoraggianti: “Questi dati ci restituiscono fiducia e ci fanno guardare con maggiore ottimismo al futuro.
Tuttavia, non possiamo ignorare l’incertezza legata all’aumento del costo della vita, che continua a influenzare le scelte dei viaggiatori”. E ha concluso: “Queste informazioni ci danno speranza, soprattutto per la stagione estiva che si avvicina. Siamo pronti a raccogliere la sfida e affrontare con determinazione la stagione alta, puntando su una competitività rinnovata”.
Chi resta a casa: motivi economici e familiari
Non tutti però partiranno: una parte degli italiani – non quantificata esattamente nel comunicato – ha scelto di restare a casa. Tra questi, il 46,6% ha indicato motivi economici come causa principale. Il 35,3% ha citato impegni familiari, mentre il 12% non partirà per ragioni legate al lavoro.
Un’Italia in movimento, nonostante tutto
La fotografia scattata da Federalberghi racconta di un Paese che ha ritrovato la voglia di viaggiare, seppur con maggiore attenzione ai costi.
Le festività pasquali del 2025 segnano una fase di ripresa concreta per il turismo italiano, anche grazie a un calendario che ha permesso a milioni di persone di concedersi una pausa più lunga. Il settore guarda ora con fiducia alla stagione estiva, sostenuto da una domanda interna che, pur tra mille cautele, si dimostra resiliente e dinamica.
© Riproduzione riservata