Pasturs è un’opportunità unica per immergersi nella vita pastorale, contribuendo alla tutela dell’ambiente e alla convivenza con i grandi predatori.
Un’esperienza autentica tra natura e tradizione
Il progetto di volontariato Pasturs 2025 apre le porte a chi desidera vivere un’esperienza immersiva nel mondo della pastorizia, trascorrendo almeno due settimane in una delle aziende agricole del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, situato tra Toscana ed Emilia-Romagna.
L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’Ente Parco e la cooperativa Eliante, mira a promuovere pratiche sostenibili e a facilitare la coesistenza tra attività zootecniche e fauna selvatica, in particolare i grandi predatori come lupo e orso.
Chi può partecipare e come candidarsi
La partecipazione è aperta a tutti i maggiorenni, senza limiti di età. Le candidature saranno valutate in base a criteri motivazionali e attitudinali. I selezionati verranno assegnati a un’azienda agricola del parco, dove affiancheranno i pastori nelle attività quotidiane, dalla cura degli animali alla gestione dei pascoli.
Per candidarsi, è necessario compilare il modulo disponibile sul sito ufficiale del parco e inviarlo entro le scadenze previste.
Un diario per raccontare l’esperienza
Ogni volontario è invitato a tenere un diario durante il periodo di permanenza, documentando le proprie giornate attraverso testi, disegni o fotografie. Questi contributi confluiranno nel “Diario del Buon Pastore”, una raccolta annuale che testimonia le esperienze vissute e offre uno sguardo autentico sulla vita pastorale nel parco.
Un progetto dalle radici solide
Pasturs è attivo dal 2021 nel Parco delle Foreste Casentinesi e fa parte di un network più ampio che include progetti simili in altre regioni italiane e in paesi europei come Austria e Germania. L’obiettivo comune è quello di creare un dialogo costruttivo tra il mondo dell’allevamento e quello della conservazione ambientale, promuovendo soluzioni condivise per la gestione del territorio e la protezione della biodiversità.
Testimonianze di cambiamento
Molti partecipanti delle edizioni precedenti hanno raccontato di come l’esperienza abbia influenzato profondamente le loro vite. Alcuni hanno deciso di intraprendere una carriera nel settore agricolo, altri hanno sviluppato una maggiore consapevolezza ambientale.
Come afferma Claudia Mazzoli, presidente del parco nazionale: “Vivere intensamente le splendide foreste e i pascoli dell’area protetta offre una prospettiva particolarissima e apre la mente verso nuovi orizzonti. Nei quattro anni passati alcuni dei volontari hanno cambiato lavoro e intrapreso questa attività. Sono opportunità che nascono dalla voglia di condividere, di emozionarsi, e imparare a interpretare la natura costruendo un proprio progetto di vita in sintonia con i valori e le finalità ambientali dell’area protetta”.
Un’opportunità per tutti
Pasturs rappresenta un’occasione unica per chi desidera staccare dalla routine quotidiana e riconnettersi con la natura, imparando mestieri antichi e contribuendo attivamente alla conservazione del territorio. Un’esperienza che arricchisce non solo chi vi partecipa, ma anche le comunità locali e l’ambiente circostante.
© Riproduzione riservata