I sistemi di navigazione satellitare GPS supportano i conducenti anziani nel migliorare le loro capacità di orientamento, prolungando la loro indipendenza al volante. Lo studio.
La guida è da sempre uno degli aspetti fondamentali per mantenere l’indipendenza, la qualità della vita e il benessere degli anziani. Tuttavia, con l’avanzare dell’età, la perdita di capacità cognitive, in particolare quelle spaziali, può compromettere la sicurezza al volante.
Un recente studio condotto dall’Università dell’East Anglia (UEA) e pubblicato sulla rivista PLOS Digital Health dimostra che l’utilizzo dei sistemi GPS può essere una soluzione efficace per permettere agli anziani di continuare a guidare in sicurezza e autonomia.
La ricerca sull’uso del GPS tra gli anziani
L’autore principale dello studio, Sol Morrissey, ha sottolineato l’importanza di comprendere come la tecnologia moderna, come i dispositivi GPS, possa alleviare le difficoltà cognitive associate alla guida. “I sistemi di navigazione satellitare sono diventati strumenti sempre più popolari tra i conducenti anziani, in particolare – ha affermato – per quelli che devono percorrere strade meno familiari. Volevamo indagare più a fondo su come questa tecnologia possa migliorare la mobilità e la sicurezza degli anziani sulla strada”.
Lo studio ha coinvolto un campione di 895 conducenti britannici, di età superiore ai 65 anni, con un’età media di 71 anni. I partecipanti sono stati monitorati attraverso questionari in cui riportavano la frequenza dei viaggi, le distanze percorse e come utilizzavano i dispositivi GPS.
Inoltre, sono stati sottoposti a test cognitivi che valutavano la memoria e le capacità spaziali. L’analisi ha evidenziato una correlazione tra l’uso del GPS, le prestazioni cognitive e la frequenza di guida.
Risultati dello studio: il GPS come alleato della mobilità
Il professor Michael Hornberger, altro autore senior dello studio, ha osservato che una parte significativa degli anziani intervistati usa il GPS almeno per alcuni viaggi, e in molti casi per l’intero tragitto verso destinazioni sconosciute. “Abbiamo scoperto che le persone con un orientamento spaziale più debole sono più propense a fare affidamento sui navigatori satellitari”, ha spiegato Hornberger. “Ma ciò che ci ha colpito di più è che coloro che utilizzano frequentemente il GPS tendono a guidare più spesso rispetto a coloro che non lo fanno.”
Secondo i ricercatori, l’uso del GPS aiuta gli anziani a superare le difficoltà di orientamento che inevitabilmente arrivano con l’età, riducendo così il rischio di smettere di guidare del tutto. La tecnologia, infatti, permette di compensare i cali cognitivi legati all’invecchiamento, rendendo i viaggi meno stressanti e più sicuri.
Implicazioni per la sicurezza stradale e l’indipendenza degli anziani
I risultati di questo studio suggeriscono che i sistemi di navigazione satellitare potrebbero svolgere un ruolo cruciale nell’aiutare gli anziani a rimanere attivi sulla strada in modo sicuro. L’uso del GPS non solo migliora la loro capacità di orientamento, ma li incoraggia anche a percorrere distanze più lunghe e a mantenere la loro autonomia.
“Se riusciamo a supportare i conducenti più anziani nell’uso di questi strumenti tecnologici, possiamo davvero aiutarli a mantenere la loro indipendenza alla guida e a rimanere sulle strade in sicurezza per un periodo più lungo”, ha concluso Hornberger.
L’importanza di un supporto continuo
Anche se l’uso del GPS sembra essere una soluzione efficace, gli esperti suggeriscono che sia fondamentale offrire agli anziani un supporto continuo per l’adattamento alle nuove tecnologie. Non tutti gli anziani sono esperti nell’utilizzo di dispositivi digitali e potrebbero avere bisogno di una formazione adeguata per sfruttare appieno le potenzialità del GPS. Un’integrazione delle tecnologie nella vita quotidiana potrebbe non solo migliorare la mobilità, ma anche prevenire incidenti legati a difficoltà di orientamento.
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