Una lettera aperta rivolta ai media affinché parlino correttamente dei cambiamenti climatici e non di generici episodi di maltempo rispetto agli eventi atmosferici recenti.
Gli autori sono 96 scienziati di fama internazionale, fra i quali Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica; Cristina Facchini, presidente della Società italiana per le scienze del clima; Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana.
“È nostra responsabilità, come cittadini italiani e membri della comunità scientifica – si legge nel documento – avvertire chiaramente di ogni minaccia alla salute pubblica. Ed è dovere dei giornalisti difendere il diritto all’informazione e diffondere notizie scientifiche verificate. Il mese di giugno è stato, a livello globale, il più caldo da quando si registrano le temperature. Non sappiamo ancora quanti morti provocheranno le ondate di calore di questa estate, ma sappiamo quanti ne ha provocati il caldo intenso di quella scorsa, più di 60 mila nella sola Europa, 18 mila nel nostro Paese, il più colpito. Ondate di calore, alluvioni, siccità prolungate e incendi sono solo alcuni dei segnali dell’intensificarsi degli impatti dei cambiamenti climatici nei nostri territori. Omettere queste informazioni condanna le persone al senso di impotenza, proprio nel momento storico in cui è ancora possibile costruire un futuro migliore”.
Parlare dei cambiamenti climatici: i rischi nel sottovalutare il problema
Per gli studiosi, il rischio di una comunicazione non corretta o che minimizzi gli eventi climatici è quello di accrescere la rassegnazione o la negazione della realtà, con un aumento dei problemi di salute pubblica, soprattutto fra le comunità più svantaggiate.
Le cause del cambiamento climatico e le soluzioni
L’ultimo rapporto delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico indica le emissioni di gas serra prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili come principale causa dell’aumento delle temperature e secondo gli scienziati la soluzione è la decarbonizzazione attraverso le energie rinnovabili, già tecnologicamente ed economicamente possibile da oggi.
“Per queste ragioni – concludono nella lettera gli scienziati – invitiamo tutti i media italiani a spiegare chiaramente quali sono le cause della crisi climatica e le sue soluzioni, per dare a tutti e a tutte gli strumenti per comprendere profondamente i fenomeni in corso, sentirsi parte della soluzione e costruire una maggiore fiducia nel futuro”.
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