Questo sarà un 25 aprile più raccolto e meno divisivo nel lutto silenzioso per la scomparsa del Pontefice della pace
Il 25 aprile è una giornata di profondo significato per l’Italia. In questo giorno del 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale contro l’occupazione nazista e il regime fascista. Quest’anno, la ricorrenza assume un significato particolare, poiché giunge a pochi giorni dalla scomparsa di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile scorso. Questa giornata, dunque, si appresta ad essere ricordata non solo come una commemorazione del passato, ma anche come un momento storico. Il giorno in cui l’unità nazionale si cementò intorno alla figura di un grande Pontefice, in grado di avvicinare persino gli opposti.
Le radici storiche: dall’armistizio alla Resistenza
I fatti sono noti. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, l’Italia si ritrovò divisa e occupata. Il nord cadde sotto il controllo dei nazisti e della Repubblica Sociale Italiana, alla guida di Mussolini. In questo contesto drammatico, nacque e si sviluppò il movimento della Resistenza, composto da partigiani di diverse ideologie politiche, uniti dall’obiettivo comune di liberare l’Italia. Nella primavera del 1945, con l’avanzata degli Alleati e l’indebolimento delle forze nazifasciste, il CLNAI diede il segnale dell’insurrezione generale. Il 25 aprile, operai, studenti e cittadini scesero in piazza, affiancando i partigiani negli scontri. La fuga di Mussolini, giustiziato pochi giorni dopo, segnò la definitiva caduta del regime fascista. Il 25 aprile divenne così il simbolo di chi si oppose all’oppressione e della riconquista della dignità nazionale.
25 Aprile nel ricordo di Papa Francesco
Quest’anno l’eredità morale del papa venuto da lontano, è viva nel cuore dei molti che lo hanno amato e rispettato, e si riflette nei valori fondanti della Festa laica. Il Pontefice, con il suo costante impegno per la pace, la giustizia sociale e la difesa dei più deboli, ha incarnato molti dei valori che animarono la Resistenza. Il suo messaggio di speranza nel prossimo e di fraternità fa parte ormai della memoria collettiva. Ma non bisogna dimenticare che, accanto al suo magistero religioso, papa Francesco ha trasmesso al mondo il suo impegno civile. Prendendo spesso posizioni scomode, che in più occasioni gli sono costate il ‘rimprovero’ dei conservatori.
I valori italiani e il papa della gente
Ogni 25 aprile rappresenta un momento di riflessione sui valori fondanti della Repubblica italiana: la democrazia, la libertà, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Valori che la Resistenza contribuì a riconquistare e a cui il ricordo di Papa Francesco aggiunge un’ulteriore dimensione. È stato sempre lui a volere la beatificazione di Salvo D’Acquisto, il vicebrigadiere che scelse di morire per mano nazista, in cambio della vita degli altri. Il collegamento tra il 25 aprile e Papa Francesco è anche in questo. È l’invito a tradurre gli ideali della Liberazione in un impegno concreto per un mondo più giusto e fraterno, in linea con il suo messaggio e la sua eredità spirituale.
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