Oggi è la Giornata nazionale della Colletta Alimentare. Coinvolgerà 14.000 supermercati con un’iniziativa di raccolta di generi alimentari per le persone in difficoltà.
Come ogni anno dal 1997, l’iniziativa della Colletta Alimentare prevede la presenza di volontari presso i punti vendita aderenti che invitano i consumatori a donare una parte della propria spesa. I prodotti che saranno oggetto di raccolta sono cibi a lunga conservazione, come i prodotti in scatola (verdure, legumi, polpa o passata di pomodoro, tonno, carne), gli alimenti per la prima infanzia e l’olio.
Gli alimenti raccolti saranno distribuiti a quasi 7.600 organizzazioni partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare. Si occupano di mense per i più fragili, case famiglia, comunità per minori, centri d’ascolto e unità di strada, che in totale forniscono un sostegno a 1.700.000 persone.
Sensibilizzare la società civile sulla povertà
L’obiettivo della colletta alimentare è quello di sensibilizzare la società civile sul problema della povertà, attraverso la raccolta di cibo durante la propria spesa, secondo il principio di “condivisione dei bisogni per condividere il senso della vita”, come sostiene la Fondazione Banco Alimentare.
“La Colletta Alimentare è un gesto semplice, a testimonianza che la solidarietà e il dono rendono realmente umana la convivenza civile e vincono l’indifferenza, causa di tante ingiustizie – ha dichiarato Giovanni Bruno, presidente di Fondazione Banco Alimentare Onlus –, facciamo un appello affinché la partecipazione sia tanta e si possa dare insieme un aiuto concreto a chi è in difficoltà”.
Lo scorso anno, nel 2022, la raccolta ha fruttato in totale 112.707 tonnellate di alimenti, con l’aiuto di 1.872 volontari. Grazie alla distribuzione fra 7.587 organizzazioni partner territoriali, hanno potuto raggiungere 1.680.205 persone.
La storia della raccolta alimentare
Alla fine degli anni Sessanta, in Arizona, John Van Hengel comincia a distribuire ai più bisognosi il cibo avanzato di negozi e ristoranti, che altrimenti andrebbe gettato via. Nasce così nella città di Phoenix il primo “Food bank”.
Nel 1989 in Italia nasce la Fondazione Banco Alimentare. L’anno dopo comincia l’attività di raccolta e recupero di conserve di pomodoro e legumi. Pian piano sorgono le sedi territoriali del Banco: la prima viene fondata in Emilia Romagna. Nel 1997 la Fondazione organizza la prima edizione della Giornata nazionale della Colletta Alimentare, e nel 1998 diventa un ente accreditato dal Ministero dell’Interno per la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli in eccedenza.
Condivisione tutti i giorni
L’attività della Fondazione si svolge non solo nella Giornata nazionale, ma durante tutto l’anno, attraverso il recupero delle eccedenze della filiera agroalimentare e la distribuzione gratuita dei prodotti, allo scopo di contrastare emarginazione e povertà, e combattere lo spreco.
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