Solo in Italia, gli utenti che si rivolgono ai servizi sociali sono circa 8 milioni e mezzo, di cui il 29,7% composto da famiglie con minori e il 21,3% da over 65. E nel mondo?
Centri diurni, pasti a domicilio, telesoccorso e assegni di cura sono alcune delle possibilità proposte dai servizi sociali a sostegno degli over 65. Con la Legge 328 approvata nel 2000, infatti, si è dato ancora più spazio alla promozione di tutti quegli interventi sociali e assistenziali che garantiscono un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà. In Italia, secondo gli ultimi dati Istat, gli utenti che si rivolgono ai servizi sociali sono circa 8 milioni e mezzo, di cui il 29,7% composto da famiglie con minori e il 21,3% da senior. La fascia over 65, in particolare, usufruisce di servizi come le attività ricreative e sociali, l’assistenza domiciliare e i centri di aggregazione: soluzioni pensate per quelle persone che non possono più svolgere le attività quotidiane in autonomia o che non vogliono passare troppo tempo da sole.
Ad occuparsi della gestione e del corretto svolgimento di questi servizi ci sono numerosi assistenti sociali lungo tutta la Penisola. Una professione in crescita negli ultimi anni: nel 2011, infatti, i professionisti del settore erano circa 38mila, ma oggi raggiungo quasi i 44mila, tutti con un titolo di laurea.
Il 90% è composto da donne e la maggior parte lavora negli enti locali, occupandosi dei servizi sul territorio, come i progetti di doposcuola per ragazzi in difficoltà o le attività nei centri dedicati agli anziani.
Un lavoro complesso e fortemente legato alle richieste della società che incontra, oggi più che mai, numerosi problemi. Lo scorso anno, infatti, il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali ha presentato alla Camera dei Deputati il volume La violenza contro gli assistenti sociali in Italia, che raccoglie i dati di una ricerca condotta su un campione di oltre 20mila assistenti sociali: dai risultati si evince che il 90% di questi ha riferito di aver ricevuto minacce, intimidazioni, aggressioni verbali o fisiche nello svolgimento della propria professione. Questa violenza sembrerebbe nascere dalla frustrazione degli utenti che si trovano a vivere situazioni in cui l’offerta dei servizi non riesce a coprire l’effettiva domanda dei cittadini. Un problema di cui gli assistenti sociali non hanno colpa, ma li rende il primo bersaglio su cui sfogare la propria insoddisfazione.
È anche per questo che, dal 2009, il terzo martedì del mese di marzo è dedicato al World Social Work Day (la Giornata Mondiale del Lavoro Sociale), che ogni anno si concentra su un tema specifico, diffondendo il proprio messaggio agli operatori sociali di tutto il mondo e a tutti coloro che usufruiscono di servizi socioassistenziali.
L’edizione di quest’anno, che si celebra il 17 marzo, è incentrata sull’importanza dei rapporti umani, che corrisponde anche al quarto ed ultimo tema dell’Agenda Globale per il Lavoro e lo Sviluppo Sociale, un progetto nato dieci anni fa.
In occasione dell’apertura del decennio, infatti, numerosi professionisti ed educatori di tutti il mondo si sono incontrati per stilare l’Agenda Globale, che invita le politiche sociali, la ricerca e l’educazione sociale a svolgere le proprie funzioni in un’ottica di pianificazione e prevenzione degli interventi e delle possibili criticità delle comunità.
Le colonne portanti di questo progetto sono l’Associazione Internazionale delle Scuole di Lavoro Sociale (Iassw), il Consiglio Internazionale per il Benessere Sociale (Icsw) e la Federazione Internazionale degli Operatori Sociali (Ifsw), che insieme affrontano problematiche come la promozione delle uguaglianze socioeconomiche, il sostegno alla dignità e al valore dei popoli e lo sviluppo sostenibile delle comunità.
Inoltre, sempre nel corso del 2020, si terrà la Conferenza Mondiale sul Lavoro Sociale, a Rimini, dall’8 all’11 novembre. L’evento, organizzato da varie società e associazioni italiane impegnate nell’ambito dei servizi sociali, ha l’obiettivo di promuovere le relazioni umane nelle realtà socio assistenziali e vedrà l’intervento di relatori provenienti dalle varie parti del mondo per raccontare la dimensione dei servizi sociali a 360 gradi.
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