Un giorno in cui il mondo dichiara la sua opposizione contro i maltrattamenti e le sofferenze inflitte ai senior: il 15 giugno si celebra la Giornata Mondiale contro gli abusi sugli anziani.
Si tratta di una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite, per accendere i riflettori su un tema tanto delicato quanto sottovalutato. Tra il 2019 e il 2030 ci sarà una sostanziale crescita del numero degli anziani nel mondo: si stima un aumento del 38%. I senior quindi passeranno dall’attuale un miliardo a 1,4 miliardi, superando i giovani. Una crescita che avverrà in maniera più rapida e incontrastata nei paesi in via di sviluppo. Sono numeri che fanno riflettere, e ci spingono a pensare alla necessità di porre più attenzione alle sfide che colpiscono gli anziani, in primis nel campo dei diritti umani.
Una problematica che non fa distinzione in base al censo, ma che è sottostimata a livello globale e, generalmente, non trova spazio nei piani d’azione nazionali. É importante invece avviare una riflessione organica che analizzi i fattori di rischio anche in relazione alla cultura di appartenenza. In alcune società, ad esempio, le anziane rimaste vedove sono soggette a matrimoni forzati. Le senior single, invece, vengono spesso accusate di stregoneria. E poi c’è la solitudine, la mancanza di accesso ai servizi, soprattutto sanitari. E l’isolamento.
Giornata Mondiale contro gli abusi sugli anziani per le sofferenze patite in silenzio
Si calcola che nel mondo il 16% delle persone over 60 subisca degli abusi. A riferirlo è l’ONU, l’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite. Si tratta di violenze dai mille volti: ci sono quelle psicologiche (11,6%), quelle finanziarie (6,8%), gli abbandoni (4,2%), gli abusi fisici (2,6%) e sessuali (0,9%).
E in Italia? La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) afferma che un anziano su tre è vittima di abusi. Sono quasi 3 milioni quelli che vengono sistematicamente maltrattati psicologicamente, 600 mila subiscono truffe finanziarie, 400 mila vari tipi di violenze fisiche, e ci sono anche 100 mila senior vittime di abusi.
Il segretario generale delle Nazioni Unite lancia l’allarme
Oltre ad essere la categoria più soggetta al Covid-19, le persone anziane hanno visto minare la loro rete sociale, il loro accesso ai servizi sanitari e, spesso, anche la loro pensione. “La pandemia sta causando tante paure e sofferenze nelle persone anziane in tutto il mondo. Oltre all’immediato impatto sulla salute, li sta esponendo anche a un rischio maggiore di povertà, discriminazione e isolamento. É probabile che abbia un impatto devastante sugli anziani nei paesi in via di sviluppo”. A dichiararlo è stato António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite che ha ribadito, con fermezza, che “nessuna persona, giovane o anziana, è sacrificabile”.
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