Oggi, 1° ottobre, è la Giornata internazionale degli anziani. Istituita dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel dicembre del 1990, quella di quest’anno è un’edizione speciale. Ricorre infatti il trentennale della sua proclamazione e contemporaneamente si pone l’accento sull’attuale emergenza sanitaria che ha colpito duramente i senior.
Non a caso il titolo e tema centrale della Giornata è Pandemie: cambiano il modo in cui affrontiamo l’età e l’invecchiamento?, un argomento a cui si affianca la promozione del Decennio dell’invecchiamento in buona salute 2020-2030. Motivo per cui, oggi, viene ricordato anche il personale sanitario, il quale ha svolto e svolge un ruolo fondamentale nel tutelare la salute delle persone anziane. Un riconoscimento alla professione infermieristica con in più un’attenzione particolare al ruolo delle donne. Troppo spesso trascurato e sottopagato.
Vista l’attuale situazione sanitaria, la celebrazione avviene tramite una diretta streaming. Vi partecipano, tra gli altri, esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle Nazioni Unite.
Salute e invecchiamento della popolazione ai tempi del Covid
Nei giorni scorsi lo stesso Antonio Guterres, Segretario Generale Onu, ha sottolineato gli effetti di questa pandemia. Questa si sta rivelando ancora più devastanti nei Paesi in via di sviluppo: «Oltre al suo impatto immediato sulla salute, la pandemia sta esponendo le persone anziane a un rischio maggiore di povertà, discriminazione e isolamento». Un dato fra tutti potrebbe aiutarci a riflettere su quanto dichiarato dal Segretario Generale: a livello globale, meno del 20% delle persone anziane in età pensionabile riceve una pensione.
Per questo l’Onu si sta appellando agli Stati. Chiede che adottino misure e politiche adeguate ai bisogni della popolazione anziana. Sollecita proposte per ridurre le disparità sanitarie e di cura perché nessuno venga lasciato indietro. Consiglia di approfondire l’impatto del Covid-19 sui senior.
Il Decennio dell’invecchiamento in buona salute 2020-2030
Come già detto, la Giornata internazionale degli anziani include la promozione del Decennio dell’invecchiamento in buona salute 2020-2030. Quest’ultimo programma dell’Oms ha l’obiettivo di riunire governi, società civile, agenzie internazionali, professionisti, università, media e privati. Lo scopo? Mettere a punto azioni capaci di generare un invecchiamento sano. Si tratta di azioni che migliorino la qualità della vita delle persone anziane, delle famiglie e della comunità in cui vivono.
Cosa vuol dire invecchiamento sano
Ogni persona – in ogni Paese del mondo – dovrebbe avere l’opportunità di vivere una vita lunga e sana. È necessario ricordare però che sono gli ambienti in cui si vive a favorire o danneggiare la salute. Sono loro infatti ad influire notevolmente sul comportamento e sull’esposizione ai rischi. Basti pensare all’inquinamento atmosferico o alla violenza. Senza contare poi la possibilità di disporre di un’assistenza sanitaria e sociale di qualità e sulle opportunità che l’invecchiamento offre.
In poche parole, “invecchiamento sano”, Healthy Ageing, significa creare ambienti e opportunità che consentano alle persone di essere e fare per tutta la vita ciò che apprezzano. Dunque, il Decennio dell’invecchiamento sano e in buona salute integra gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile e rafforza in particolare l’obiettivo numero 3, ovvero: «Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età». E chissà se alla fine di questi 10 anni saremo riusciti ad affrontare l’età e l’invecchiamento in maniera diversa, come chiede e sollecita l’Onu in questa Giornata internazionale degli anziani.
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